Ucraina, la giovane scrittrice Faina Savenkova finisce nelle liste di proscrizione

Ucraina, la giovane scrittrice Faina Savenkova finisce nelle liste di proscrizione

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Faina Savenkova ha 12 anni, vive a Lugansk nel Donbass, scrive favole e romanzi e l’Ucraina l’ha inserita nella famigerata “lista nera” dal nome “Mirotvorez”, che tradotto letteralmente significa “pacificatore, cioè colui che sostiene la pace e la concordia, contro la guerra”. Un titolo cinico, visto con quale scopo esso è stato istituito. Si tratta di un sito web che raccoglie tutti i – cito le definizioni degli ucraini - “terroristi, nemici dell’Ucraina, nemici del popolo ucraino, propagandisti russi e filorussi”, quindi non solo i miliziani del Donbass che combattono contro l’aggressione armata di Kiev, ma anche semplici sostenitori che per delazione, giornalisti, anche stranieri che sono andati in Crimea o nel Donbass. Si viene schedati con tutti i dati personali, dati sensibili, foto, indirizzo, numeri di telefono, materiali pubblicati o frasi dette, anche di tutti i parenti.

L’elenco “Mirotvorez” ha come scopo la divulgazione dei dati personali di chi viene ritenuto “nemico” con l’intento di suscitare l’odio, la violenza, le minacce, repressione e quindi conduce all’eliminazione fisica di tali persone. Molti infatti, come lo splendido giornalista Oleg Busina, o il deputato del partito delle regioni, alleato dell’ex presidente Janukovic, Oleg Kalashnikov, sono stati uccisi nel 2015 dopo esser stati inclusi nel Mirotvorez. L’elenco è stato istituito nel 2014 col benestare del governo e dei famigerati servizi di sicurezza dell’Ucraina e continua ad esistere impunemente, aggiornato di continuo. Così l’altro ieri è stata inserita anche Faina insieme ai suoi familiari. Non è l’unica bambina inclusa nel database di questi punitori nazisti. Kiev ancora una volta dimostra contro chi davvero combatte nel Donbass: contro i bambini e le donne, i civili. Ecco chi sono i loro nemici. E tutto questo col silenzio complice dell’Occidente.  Sì, si può reagire d’acchito, dicendo “è un onore essere lì”, tuttavia poi subentra la voglia di opporsi e reagire con forza. Faina andrà avanti a dire la verità e ha scritto una lettera ai compilatori del “Mirotvorez”, che traduco qui di seguito.

“Ecco cosa è avvenuto. Ieri ho scoperto che tutti i miei dati personali sono stati pubblicati sul sito ucraino “Mirotvorez”.

Molti ritengono che il database “Mirotvorez” sia un elenco di cittadini onorari, tuttavia su questo punto io avrei alcune obiezioni da fare. La particolarità delle materie di fisica e matematica consiste nel fatto che alle lezioni bisogna sempre dimostrare le proprie ragioni e io esigo la stessa cosa dagli altri durante le discussioni e i contrasti. Ho quest’abitudine, sapete… un’abitudine utile in alcuni casi come, per esempio, questo.  “Partecipazione a iniziative propagandistiche anti ucraine” - e quali, di grazia? E cosa significa per voi “iniziative propagandistiche anti ucraine”?

La Festa della “Conoscenza” o quella dell’”ultima campanella” alla fine dell’anno scolastico? “Stelle sul Donbass”? Scusate, ma questo è un festival letterario e coloro che vi partecipano hanno diritto a esprimere la propria opinione, indipendentemente da quale essa sia. Io non sono colpevole se gli scrittori ucraini non vi vogliono partecipare e non vogliono esprimere la propria opinione.

Ripeto, “Stelle sul Donbass” è un festival letterario. Oppure, oddio che cosa terribile, si tratta della mia frequentazione di concerti e spettacoli nei teatri di Lugansk? Io lì non vi partecipo ma solo una spettatrice!  Scusate, ma altre iniziative io non frequento.  Non ho tempo per questo. “Si definisce romanziere, drammaturgo e SCRITTORE FANTASY”! Sì, scrivo di prosa e drammaturgia, perciò  come mi dovrei altrimenti definire? Inoltre, “scrittore fantasy” a lettere maiuscole che significa? Oppure ritenete che il racconto “I maestri e gli scolari”, per esempio, sia una cronica di avvenimenti e non letteratura fantastica? Se sì, mi spaventate davvero.  Continuo a citarvi: “In realtà diffonde informazioni fake e proprie congetture”. Wikipedia spiega così il “fake”:  “falso, contraffatto, alterato, tarocco, fatto passare per verità allo scopo di indurre in errore”.  Quale informazione falsa io avrei diffuso? Tutto deve essere dimostrato con esempi concreti! L’Ucraina bombarda la Repubblica di Lugansk e la Repubblica di Donezk?  Sì. E la popolazione civile soffre causa di questo? Sì.  Oltre a queste affermazioni da parte mia non ce ne sono altre, quindi, significa che io non posso diffondere informazioni false. Non pubblico notizie con la descrizione dei fatti e dei colpevoli. Io ho 12 anni e non seguo le notizie. Non sono presente nei luoghi dei bombardamenti per affermare chi e quando ha impiegato le armi.  Semplicemente io scrivo le mie sensazioni della vita in guerra.  

O forse voi mettete in dubbio i bombardamenti dell’Ucraina? L’esercito ucraino c’è vicino alla linea di contatto?  Le armi le ha?  Non vorrete affermare che dal 2014 da nessuna arma ucraina non è partito nessun sparo? Non vi devo ricordare il bombardamento da parte dell’aviazione ucraina del palazzo dell’amministrazione della città di Lugansk avvenuto il 2 giugno? Io esorto sempre a cessare la guerra e non a continuarla. Sicché, sul sito “Mirotvorez” c’è di nuovo la menzogna.  “Ha partecipato in tutti i concorsi possibili degli scrittori nella Federazione russa”.  Perché, è illegale, criminoso?  Ma da quando in qua questo è un delitto per un bambino? La partecipazione dei cittadini dell’Ucraina ai concorsi della Federazione Russa non è vietata dalla Legge.  Oppure mi sbaglio?  Oppure voi non mi considerate cittadina dell’Ucraina?  Scusate, ma l’unico mio documento che attesta la mia identità è il certificato UCRAINO di nascita.  Non ho altri documenti ufficiali per ora.  Ma ciò che più di tutto provoca stupore è questo: “vittima della violenza psicologica e della propaganda russo-terroristica”. Di nuovo le vostre, “proprie congetture”?  Ma il punto non sta neppure qui.  Dovreste decidervi su chi sono io: “delinquente”, degna di stare nel sito “Mirotvorez” oppure “vittima della violenza psicologica”? Altrimenti vi contraddicente da soli.  Oppure per l’Ucraina di oggi è norma sottoporre la vittima di violenza psicologica all’intimidazione?  

Pubblicando i miei dati personali il sito “Mirotvorez” oltre a fare pressione psicologica, fa illecita diffusione di dati personali, perciò infrange la Legge.  

Perciò mi rivolgerò pubblicamente sia al Presidente dell’Ucraina Volodimir Zelenskij, che all’Incaricato per i Diritti del Bambino in Ucraina, con la richiesta di bloccare il sito “Mirotvorez” e altri similari siti, in quanto non solo pubblicano in malafede accuse false nei miei confronti e le diffondono, ma infrangono anche la Legge sui Bambini e le Leggi dell’Ucraina, mettendo in pericolo la vita e la salute dei minorenni pubblicando i loro dati personali. Intendo rivolgermi anche all’Unicef con la richiesta di influire sul governo dell’Ucraina per risolvere tale questione e difendere i diritti dei bambini, le informazioni personali dei quali sono state rese pubbliche dal sito “Mirotvorez”, contro sia la Legislazione dell’Ucraina che la Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza dell’ONU”.

Marinella Mondaini

Marinella Mondaini

Scrittrice, giornalista, traduttrice. Vive e lavora a Mosca

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