Una rara rivolta della destra affonda la proposta di legge che punisce il boicottaggio di Israele con il carcere

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Una rara rivolta della destra affonda la proposta di legge che punisce il boicottaggio di Israele con il carcere

 

di Robert Inlakesh* - MintPress

Un'ampia proposta di legge a favore di Israele, sostenuta dalla leadership repubblicana e dall'AIPAC, è saltata questa settimana in seguito a una insolita rivolta dei legislatori di destra, secondo i quali essa rappresentava una minaccia diretta ai diritti del Primo Emendamento degli americani.

Il disegno di legge, H.R. 867 - noto come IGO Anti-Boycott Act - avrebbe imposto multe fino a un milione di dollari e pene detentive fino a 20 anni agli statunitensi che sostengono i boicottaggi internazionali di Israele, anche quelli condotti dalle Nazioni Unite.

Il disegno di legge era stato programmato per essere votato lunedì, ma è stato bruscamente ritirato dal calendario della Camera in seguito alle reazioni di un'ampia coalizione di critici, tra cui il Council on American-Islamic Relations (CAIR) e i conservatori di grido come il deputato Thomas Massie, la deputata Marjorie Taylor Greene e il deputato Matt Gaetz.

Mentre la legislazione pro-Israele gode di solito di un ampio sostegno bipartisan, questa rara frattura tra i repubblicani ha contribuito a bloccare quella che sarebbe stata la più estrema escalation di leggi anti-BDS (Boicottaggio, Disinvestimento, Sanzioni) negli Stati Uniti.

Il CAIR ha lanciato un appello pubblico per sollecitare il Congresso a respingere la legislazione “per la minaccia che rappresenta per i diritti di libertà di parola del Primo Emendamento”. Questa campagna di pressione si è svolta mentre i post sui social media che esprimevano preoccupazione per il suo potenziale impatto sulla libertà di parola hanno contribuito a mobilitare gli elettori conservatori e gli influencer di destra contro il disegno di legge - culminando con l'abbandono del voto previsto da parte della leadership della Camera.

La deputata Marjorie Taylor Greene ha dichiarato: “Voterò NO. È mio compito difendere il diritto degli statunitensi di acquistare o boicottare chiunque scelgano senza che il governo li sanzioni duramente o li imprigioni”.

Il rappresentante Thomas Massie ha scritto su X: “A quanto pare l'HR 867 è stato tolto dal programma di questa settimana. Vi ringrazio per la vostra opposizione vocale su questa piattaforma. Era una proposta di legge ridicola che la nostra leadership non avrebbe mai dovuto programmare per il voto”.

Il rappresentante Matt Gaetz ha aggiunto: “L'HR 867 potrebbe punire il dissenso o i ‘crimini di pensiero’ con il carcere. L'antisemitismo è un problema reale. Merita una risposta molto più seria e ponderata di questo pericoloso e incostituzionale segnale di virtù di Lawler”.

La rivolta ha scatenato l'indignazione dei Democratici pro-Israele. “È oltremodo oltraggioso e offensivo che la leadership della Camera si sia piegata alle forze di estrema destra e abbia ritirato questa legge bipartisan e di buon senso”, ha commentato il deputato Josh Gottheimer, copromotore della legge, in una dichiarazione rilasciata a Newsweek. Gottheimer ha difeso il disegno di legge come una misura necessaria per combattere quelli che ha descritto come “boicottaggi antisemiti e guidati dall'odio”.

Il principale sponsor della legge, il deputato Mike Lawler, ha ricevuto più di 634.000 dollari in donazioni da comitati di azione politica pro-Israele durante il periodo 2023-2024, secondo i registri finanziari della campagna. I critici sostengono che l'H.R. 867 è stato concepito come un'estensione diretta dei precedenti sforzi per vietare la partecipazione ai boicottaggi internazionali di Israele - una tattica spesso usata dai gruppi per i diritti umani e dagli organismi multilaterali.

Originariamente approvato nel 2018, l'Anti-Boycott Act proibisce alle aziende statunitensi di cooperare con boicottaggi stranieri non sanzionati dal governo degli Stati Uniti. La legge è applicata dall'Office of Antiboycott Compliance (OAC), una divisione del Bureau of Industry and Security del Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti. Finora l'applicazione della legge si è concentrata soprattutto sulle aziende.

L'H.R. 867 ha cercato di estendere tale autorità ai singoli individui e ai boicottaggi avviati da organizzazioni governative internazionali come le Nazioni Unite. Secondo il disegno di legge, un cittadino statunitense potrebbe rischiare fino a 20 anni di carcere e 1 milione di dollari di multa per aver semplicemente citato un boicottaggio sostenuto dalle Nazioni Unite come motivo per non acquistare prodotti israeliani.

Ancora più controverso è il fatto che la Sezione 2(b)(2) criminalizzerebbe “la fornitura di informazioni sul fatto che una persona sia associata a organizzazioni caritatevoli o fraterne che sostengono il Paese boicottato”, qualora ciò avvenga per conformarsi o sostenere un boicottaggio guidato da una IGO.

Alcuni critici hanno avvertito che ciò potrebbe esporre giornalisti, ricercatori e attivisti a essere perseguiti per aver identificato pubblicamente i legami con gruppi come l'AIPAC, gli Amici dell'IDF o i Cristiani Uniti per Israele - organizzazioni che svolgono un ruolo significativo nell'attività di lobbying, di finanziamento o di sostegno politico a Israele.

La lotta per l'H.R. 867 è l'ultima di una lunga serie di tentativi di codificare le restrizioni alla libertà di parola per le critiche a Israele. Trentotto Stati americani hanno approvato leggi o ordini esecutivi simili contro il boicottaggio, molti dei quali sono stati impugnati in tribunale. L'ordine esecutivo dell'amministrazione Trump del 2019, che ridefinisce l'antisemitismo includendo alcune critiche a Israele, è stato ulteriormente sancito nella legge federale nel 2024 attraverso l'Antisemitism Awareness Act, che ha adottato la controversa definizione dell'IHRA.

Nel 2019 il Congresso ha approvato anche il Combating BDS Act, di cui l'allora senatore Marco Rubio è stato uno dei principali promotori. Queste misure hanno creato un vasto quadro giuridico progettato per penalizzare o scoraggiare gli individui e le imprese dal partecipare a boicottaggi mirati alle politiche israeliane.

Sebbene l'H.R. 867 sia stato accantonato per il momento, non è stato archiviato. Il disegno di legge è ancora vivo in commissione e potrebbe tornare in forma riveduta. Nel frattempo, gli organizzatori di base stanno esercitando una pressione continua per garantire che non riemerga. Il CAIR ha lanciato una petizione che invita il Congresso a respingere qualsiasi versione futura.

Mentre l'opinione pubblica si allontana sempre di più dal sostegno a Israele - la maggioranza degli americani è ora contraria - il fallimento dell'H.R. 867 potrebbe essere il segnale di un crescente contraccolpo, anche all'interno delle roccaforti politiche pro-Israele, sugli sforzi di Trump per criminalizzare il dissenso politico.

(Traduzione de l'AntiDiplomatico)

*Robert Inlakesh è un analista politico, giornalista e documentarista attualmente residente a Londra, nel Regno Unito. Ha raccontato e vissuto nei Territori palestinesi occupati e conduce il programma “Palestine Files”. È il regista di “Il furto del secolo: Trump's Palestine-Israel Catastrophe”. Seguitelo su X @falasteen47.

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