Venezuela, zio di Juan Guaidó arrestato all'aeroporto di Caracas mentre cercava di introdurre esplosivo C-4 nel paese

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Uno zio del deputato di opposizione Juan Guaidó è stato arrestato dalle autorità venezuelane mentre trasportava "sostanze esplosive" sull'aereo che lo riportava nel paese sudamericano. A riferirlo è Diosdado Cabello, presidente dell’Assemblea Nazionale Costituente del Venezuela. 

 

“Un uomo che afferma di essere uno zio di Juan Guaidó è stato arrestato perché ha portato materiale molto pericoloso sull'aereo, ha violato le norme dell'aviazione civile. In primo luogo, è salito su un volo con giubbotto antiproiettile, che è proibito. La fattura di quei giubbotti antiproiettile indica il nome JJ Rendón. Non lo ha dichiarato e lo indossava”, ha annunciato Cabello nel programma Con El Mazo Dando, trasmesso sul canale statale VTV.

 

Il costituente ha precisato che il parente di Guaidó indossava non solo un giubbotto antiproiettile che non aveva dichiarato, ma anche alcune "torce tattili" che contenevano al suo interno "sostanze chimiche di natura esplosiva", presumibilmente C-4.

 

Sul cellulare del parente di Guaidó di un suo «contatto telefonico con un funzionario dei servizi segreti statunitensi di nome Charles».

 

Cabello ha inoltre denunciato che nella lista dei passeggeri del volo della compagnia aerea TAP Portugal in cui il deputato dell'opposizione è tornato, il suo nome non appariva: «I proprietari della compagnia aerea credono che siamo degli sprovveduti». 

 

Inoltre a Marquez è stato confiscato un oggetto con un pendrive nascosto, dove c’era «un documento in inglese con le operazioni che stavano organizzando contro il Venezuela». 

 

Il presidente dell'ANC ha sottolineato che il contenuto di tale documento non può essere divulgato «per motivi di sicurezza», ma ha sottolineato che il suo governo agirà «contro chiunque» per garantire la pace nel paese.

 

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