Vito Petrocelli (M5S): "Gentiloni, basta ipocrisie. Tagliate i fondi a chi finanzia i terroristi"
Il ministro degli esteri Paolo Gentiloni ha riferito oggi in Parlamento sull'attentato di Dacca. L'intervento - favoletta del ministro non è dissimile dalla classica narrazione degli ultimi 15 anni: da una parte i terroristi, cattivi per natura, che colpiscono gli occidentali amanti della libertà da un lato e i Paesi musulmani moderati che non fanno mai abbastanza per prendere le distanze dai terroristi.
Ad ascoltare Gentiloni, si ha l'impressione che i terroristi siano arrivati con qualche navicella spaziale. Nemmeno una parola sul finanziamento da parte dei Paesi del Golfo ai gruppi wahabiti che da anni alimentano lo scontro etnico-religioso in ogni parte del mondo; nemmeno una parola sulle contraddizioni dei Paesi occidentali, che forniscono armi e appoggio logistico ai gruppi armati, ma soprattutto nessuna considerazione per la lotta di siriani e iracheni contro Daesh, sui Paesi distrutti da coloro che ancora poco tempo fa i media occidentali definivano combattenti per la libertà.
Dopo le menzogne raccontate da anni dai vari Bush, Blair, Aznar, Obama… etc. etc. non è più credibile la retorica del “ci colpiscono perché siamo occidentali” portata avanti oggi da Gentiloni. Bisogna colpire chi arma, finanzia e addestra questi terroristi. E il governo italiano può farlo da domani. Ma per quello serve la volontà politica di non avere più come "alleati", il braccio armato del terrorismo internazionale.
Il Senatore Vito Petrocelli del Movimento 5 Stelle, intervenendo oggi in Aula, ha rivolto al ministro Gentiloni le giuste domande, che aspettano ancora una risposta...