Francesco Erspamer - La vera essenza del regime neo-libersita

20 Febbraio 2023 10:00 Francesco Erspamer

È da mesi che non seguo i giornali e telegiornali italiani (quelli americani da anni); certo, a volte, per approfondire specifici argomenti o eventi cerco e leggo degli articoli, anche recenti; però non subisco più le campagne propagandistiche con cui promuovono gli interessi e le ideologie delle multinazionali che li possiedono. Ciò che conta mi arriva lo stesso, depurato però del gossip e delle «breaking news», ossia di quelle informazioni che, come peraltro l’anglicismo dichiara apertamente, sono importanti solo finché attuali e vanno dunque fruite all’istante, generalmente con conati di empatia intensissima ma senza durata (massimo tre minuti al pari delle canzoni e dei video, se no i drogati della novità fine a sé stessa si annoiano) e ovviamente senza memoria (cancellare il prima possibile il passato è la condizione necessaria e sufficiente del consumismo compulsivo).

Ecco, credo che sia questa la principale caratteristica del regime neoliberista; il suo appiattimento sul presente, e non parlo di quello personale, che è giusto che assorba buona parte delle nostre energie e emozioni, no, parlo di ciò che si usava chiamare «realtà», «società», «storia», dunque lo spazio e il tempo che trascendevano la nostra misera esistenza privata e che, includendola e non semplicemente permettendole di esprimersi, restavano a essa estranei e superiori. Oggi invece la gente si accontenta di virtualità purché immediata. Per questo mi intristisce scorrere facebook o qualunque altro a-social e accorgermi che in tanti reagiscono esattamente come il cane di Pavlov, salivando nei tempi e modi previsti dal padrone e neppure in risposta all’offerta di un concreto pezzo di carne bensì a uno stimolo artificiale, che per l’animale è il suono del campanello, per gli italiani le esternazioni di giornalisti, celebrity o sedicenti «influencer». Altro che religione oppio dei popoli, come si ostinano a credere gli anticlericali fuori tempo massimo (senza neppure ricordare che la frase di Marx aveva senso quando l’oppio era un vizio dei ricchi e la religione era presa sul serio dai poveri, non ancora convertiti all’edonismo materialista); sono i media la droga della nostra epoca e la cosa peggiore è che mirino tanto a condizionare i popoli quanto ad annientarli insieme a qualsiasi altra forma di aggregazione territoriale (famiglia, comunità, polis, Chiesa, Stato) in nome della libertà individuale di essere, sentirsi, spostarsi e fare quello che si vuole.

Anche se poi alla fine questa assenza di vincoli e impedimenti (farsi legare all’albero maestro della nave come Ulisse o turarsi le orecchie con la cera come i suoi compagni) non porta ad altro che a farsi ammaliare dalla voce delle Sirene e ad accontentarsene. Qualunque riscatto ma ancor prima qualsiasi politica richiedono innanzi tutto l’affrancamento dalla dipendenza dai media e dalla loro pornografia.

Le più recenti da I mezzi e i fini

On Fire

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico Io credo che le prossime elezioni europee andrebbero inquadrate nel modo più corretto possibile. Provo a dare la mia interpretazione. 1 Si dà troppo...

Andrea Zhok - Il momento esatto in cui si è deciso il suicidio di Ucraina e Europa

di Andrea Zhok* Tre giorni fa, il 16 aprile, l'autorevolissima rivista di provata fede atlantista "Foreign Affairs" ha pubblicato un articolo che mette la parola fine a tutte le chiacchiere intorno...

Alessandro Orsini - Le democrazie occidentali, le dittature e l'antropologia culturale

  di Alessandro Orsini*   C’è questa idea senza alcun fondamento empirico secondo cui le democrazie occidentali sono sempre migliori delle dittature. Lo studio della storia smentisce...

L'avviso (finale) del Fondo Monetario Internazionale all'Impero Americano

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico   Abbiamo sempre sottolineato che questa enorme crisi geopolitica in corso abbia una origine di tipo economico e monetario. Del resto solo le persone ingenue...

Copyright L'Antiplomatico 2013 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa