In Colombia nei giorni scorsi le elezioni hanno tracciato un nuovo corso: il senatore nonché ex guerrigliero Gustavo Petro è il nuovo presidente della Colombia . È la prima volta nella storia colombiana che un leader della sinistra assume la massima carica dello stato.
Petro ha assicurato che quello che sta arrivando per il paese è un vero cambiamento, un cambiamento reale; “per il quale intendo impegnare la mia esistenza e la mia stessa vita”. Il presidente eletto, 62 anni, ha ribadito: “Non tradiremo le promesse fatte agli elettori” e cioè che “da oggi la Colombia cambia, la Colombia è un’altra”.
Certo che la il paese sudamericano avrà enormi sfide davanti a partire dalla questioni internazionali: ricucire i rapporti col vicino Venuezuela e iniziare a sottrarre il paese all’ingerenza politica statunitense. Sicuramente non secondarie come importanza e assai attese sono le riforme economiche e sociali, ma soprattutto occorrerà’ portare a compimento il processo del dialogo di pace iniziato nel 2016 con gli accordi de L’Avana (siglati tra lo Stato colombiano e le Farc) che sottointendono anche la distribuzione delle terre ai campesinos e un cambio di prospettiva a 360’ nella lotta al narcotraffico.
Nel video proponiamo l’analisi delle elezioni e del momento politico attuale in Colombia da parte di Fabio Burani: laureato in Scienze Politiche e Relazioni internazionali all'Università di Bologna, ha studiato e vissuto in Brasile, Colombia e nel Regno Unito. Conoscitore e osservatore della storia e della realtà socio-politica latinoamericana ed in particolare quella colombiana, dove continua a fare visita tutt'oggi anche per ragioni di famiglia.
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