Fascismo e sinofobia: due facce della stessa medaglia

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Fascismo e sinofobia: due facce della stessa medaglia

Credete che sia impossibile condensare in poche righe fascismo, razzismo e menzogne spudorate? Bene, il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri ci è riuscito, utilizzando il pretesto delle Olimpiadi per attaccare la Cina. 

Scrive Gasparri: «Bene che nel medagliere delle Olimpiadi gli USA superino la Cina che diffonde virus e inquina il pianeta. La Cina è la vergogna del mondo. Un dovere disprezzare la Cina». 

Queste le parole deliranti di un personaggio che non teme discredito e scende sempre più in basso. 

All’inizio di questa riflessione parlavamo di fascismo. Qualcuno potrebbe obiettare che si tratti di un’esagerazione, ma non è così. Cos’altro è la sinofobia se non un sintomo chiaro del fascismo del XXI secolo? Un sentimento promosso dagli imperialisti che in tutti i modi cercano di portare l’opnione pubblica mondiale su posizioni anti-cinesi, magari per poter giustificare azioni sempre più cruente contro Pechino.

Ogni sincero democratico e amante della pace dovrebbe rigettare simili espressioni segno dell’imbarbarimento politico e civile di un paese come l’Italia sempre più colonizzato, finanche nella grettezza umana e politica di certi personaggi alla Gasparri. 

E’ finito il tempo dell’equidistanza. Bisogna schierarsi. Chi dice di combattere razzismo e fascismo non può tollerare che la sinofobia, così come la russofobia, vengano impunemente promossi da politici asserviti all’imperialismo e media di regime. 

In gioco c’è il futuro della stessa umanità. 

Fabrizio Verde

Fabrizio Verde

Direttore de l'AntiDiplomatico. Napoletano classe '80

Giornalista di stretta osservanza maradoniana

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