Il presidente cubano, Raul Castro, ha ribadito il rifiuto alle ingerenza esterne negli affari interni della Siria, affermando il diritto del popolo siriano «a cercare un'uscita dignitosa dalla crisi nel suo paese» con la partecipazione delle autorità legittime in Siria senza alcuna interferenza esterna, per preservare la sovranità del paese e l'integrità territoriale.
Le dichiarazioni del presidente cubano hanno avuto luogo durante la sessione a porte chiuse dell'Assemblea Nazionale del Potere Popolare, durante la Castro ha dichiarato che le azioni destabilizzanti della NATO e la sua "guerra per procura" ha portato alla nascita di conflitti e della povertà con le conseguenze che si riflettono nel flusso di migranti e rifugiati in Medio Oriente e Nord Africa.
Castro ha criticato gli Stati Uniti e la politica europea per le sanzioni unilaterali contro la Russia, affermando che queste politiche creano una maggiore instabilità e insicurezza nella regione.
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