Alle Europee hanno vinto loro

Alle Europee hanno vinto loro

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di Luca Busca

 

Per comprendere meglio il reale sentimento della popolazione italiana espresso in occasione delle elezioni europee, è necessaria, al contrario di quello che fa il mainstream, un’analisi numerica dei risultati che tenga in considerazione l’astensione. Infatti, se la maggioranza assoluta dell’elettorato italiano non trova adeguata nessuna delle rappresentanze proposte, hanno poco senso quelle valutazioni che assegnano la vittoria alla destra, sostengono la tenuta della sinistra e il tracollo del M5S e della Lega,.

Un’altra premessa è necessaria prima di esporre i dati numerici, tutti rilevati dalla fonte ufficiale, il Ministero dell’Interno (https://elezioni.interno.gov.it/europee/scrutini/20240609/scrutiniEX). Il ministero riporta come dato numerico degli aventi diritto 51.313.834. La somma dei numeri dei votanti e degli astenuti come risultano dalle percentuali dà invece 46.259.555, con una differenza di 5.054.279. All’appello, al momento del rilevamento, mancano, tra Italia ed estero 1.228 sezioni. Tenendo presente che all’estero l’astensione è ancora più forte il risultato non dovrebbe poi essere molto differente. Al momento non sono riportate, tranne che per 21.699 “fuori sede”, le schede bianche e nulle che potrebbero coprire il gap tra votanti e voti attribuiti ai partiti. Ecco i risultati.

 

AFFLUENZA ALLE URNE

Zona

2024

2022

2019

 

ITALIA

49,69

56,09

54,50

 

I : ITALIA NORD-OCCIDENTALE

55,09

63,59

 

 

II : ITALIA NORD-ORIENTALE

53,96

63,94

 

 

III : ITALIA CENTRALE

52,54

59,34

 

 

IV : ITALIA MERIDIONALE

43,72

48,32

 

 

V : ITALIA INSULARE

37,77

37,20

 

 

 

RISULTATI ELETTORALI

Partito

Voti

% su votanti

% su somma

% su aventi d

PARTITO ASTENSIONISTA

23.273.182

0,00

50,31

45,35

FRATELLI D'ITALIA

6.613.543

28,77

14,30

12,89

PARTITO DEMOCRATICO

5.528.699

24,05

11,95

10,77

MOVIMENTO 5 STELLE

2.292.371

9,97

4,96

4,47

FORZA ITALIA - NOI MODERATI - PPE

2.222.882

9,67

4,81

4,33

LEGA SALVINI PREMIER

2.082.444

9,06

4,50

4,06

ALLEANZA VERDI E SINISTRA

1.540.088

6,70

3,33

3,00

STATI UNITI D'EUROPA

864.086

3,76

1,87

1,68

AZIONE - SIAMO EUROPEI

765.252

3,33

1,65

1,49

PACE TERRA DIGNITA'

505.455

2,20

1,09

0,99

LIBERTA'

283.192

1,23

0,61

0,55

SÜDTIROLER VOLKSPARTEI (SVP)

120.879

0,53

0,26

0,24

ALTERNATIVA POPOLARE

89.976

0,39

0,19

0,18

DEMOCRAZIA SOVRANA POPOLARE

33.643

0,15

0,07

0,07

PARTITO ANIMALISTA - ITALEXIT

29.427

0,13

0,06

0,06

RASSEMBLEMENT VALDÔTAIN

14.436

0,06

0,03

0,03

TOTALE LISTE

22.986.373

100,00

49,69

44,80

 

 

 

 

 

TOTALE SOMMA PERCENTUALI

46.259.555

49,69

100,00

90,15

 

 

 

 

 

DIFFERENZA TRA SOMMA E AVENTI DIRITTO

5.054.279

 

 

9,85

 

 

 

 

 

TOTALE AVENTI DIRITTO

51.313.834

44,80

90,15

100,00

 

Con oltre 23 milioni di adesioni, il Partito astensionista risulta di gran lunga il vincitore di questa tornata elettorale. Vittoria ratificata anche dall’aumento costante dei consensi riscossi. Dalle precedenti europee l’astensione ha guadagnato ben 4,81 punti percentuali, cioè circa 2,23 milioni di nuovi sostenitori. Questa maggioranza esprime, oltre all’impossibilità di trovare una rappresentanza degna, anche il disagio nei confronti di politiche che non reputa consone al miglioramento delle proprie condizioni. Se si guarda la tabella dell’affluenza alle urne si può notare una sostanziale differenza tra il ricco nord e il povero sud, per non parlare dell’Italia insulare. Praticamente, sembra quasi che la minoranza ancora dedita a recarsi al seggio pratichi una sorta di voto di scambio. Più aumenta la distanza tra i partiti e i cittadini e più aumentano le disuguaglianze, proporzionalmente, aumenta l’astensione. A votare tra un po’ andranno solo coloro che hanno interesse a mantenere il proprio status quo.

Appare chiaro che le deliranti politiche che hanno gestito prima la guerra al virus, poi quella alla Russia e infine il genocidio del popolo Palestinese, abbiano influito in maniera importante sull’incremento del disagio della maggioranza degli italiani. Ancor di più se si pensa che tali politiche sono state sostenute con il de-finanziamento della spesa sanitaria, dell’istruzione e del reddito di cittadinanza. Di contro il lavoro diventa sempre più precario e gli stipendi, invece di aumentare, perdono ogni anno una quota del proprio potere d’acquisto.

Che la sostanziale partecipazione alle guerre non trovi consenso nella maggioranza degli italiani è ulteriormente dimostrato dal risultato ottenuto da quei partiti che, pur di racimolare qualche voto in più, si sono scoperti pacifisti dell’ultima ora. Alcuni cittadini, illusi dall’ennesima promessa elettorale che non sarà mantenuta, hanno così votato il M5S. 2,3 milioni pari a un ulteriore 4,96 % della cittadinanza italiana. Abilissima la mossa del satellite del PD, Alleanza Verdi e Sinistra, che ha presentato alle elezioni l’ultima antifascista sopravvissuta al revisionismo storico in atto, Ilaria Salis e l’unico esempio di sanità mentale nella gestione del fenomeno migratorio, Mimmo Lucano.

Non a caso la prima fu arrestata in Ungheria per aver picchiato, lei da sola, due energumeni nazisti. Mentre il secondo è stato condannato a tredici anni in primo grado e quasi assolto in appello per aver realizzato un modello efficace di integrazione. Incredibile ma Alleanza Verdi e Sinistra è anche pacifista o meglio lo è finché non ha bisogno di allearsi con casa madre PD per sopravvivere. Tanto è vero che per la missione Aspides ha votato contro solo quando ha avuto certezza che sarebbe passata. In commissione ha preferito essere assente. Il M5S, per dimostrare il suo irrefrenabile pacifismo ha votato a favore. Questo ha fatto sì che altri 1,54 milioni, pari al 3,33%, di cittadini si sono illusi di poter ottenere la pace votando per chi non ha nemmeno appoggiato i movimenti studenteschi in lotta contro il genocidio.

Vanno poi inseriti nell’area del dissenso coloro che hanno votato per le forze antisistema. Dato l’esiguo numero di adesioni vengono conteggiati insieme, pur essendo incompatibili tra loro. Pace Terra Dignità, Libertà e Democrazia Sovrana e Popolare che della pace avevano fatto il proprio vessillo hanno racimolato poco più di 800 mila voti, pari all’1,77% della cittadinanza. La debacle probabilmente è dovuta alla totale assenza di un proposta politica e ad un’attenzione particolare al culto personale che poco si addice alla logica anti-sistema.

Rifacendo i conti, il 60% della popolazione italiana, illusa e disillusa, ha espresso il proprio disagio nei confronti delle politiche espresse sia dalla destra sia da quella che ancora osa definirsi “sinistra”, anche se, per ottenere qualche consenso, è stata costretta ad anteporre quel “centro”, che rappresenta un ossimoro insanabile nei confronti di qualsiasi soluzione politica realmente di sinistra. Detta così sembrerebbe proprio che queste elezioni esprimano la gran voglia di pace della cittadinanza italiana. In realtà questa è un’analisi estremamente superficiale.

Negli altri paesi europei le cose non sono andate meglio, l’astensione cresce enormemente in Spagna, mantiene le posizioni in Francia e Germania. La “destra” avanza ovunque, sfruttando la paura nei confronti dei soliti nemici immaginari: migranti, islamici, russi, cinesi, etc. Sempre pronti questi a insidiare con le loro contaminazioni la razza superiore europea. Nonostante ciò il centro con la collaborazione della “sinistra” tiene e probabilmente sarà in grado di costituire una maggioranza. Tenuta, questa, ottenuta giocando sulla paura di cedere il governo dell’Europa alle destre. Il centro potrebbe però anche decidere, a dispetto di tutte le paure, di allearsi con la “destra”, con la quale, tra l’altro, ha molte “paure” in comune: la lotta all’immigrazione, la partecipazione alle guerre, le politiche neocoloniali in Africa, la gestione centralizzata delle politiche economiche, etc.

Il risultato reale è che, tra una paura e l’altra, nel Parlamento europeo non c’è alcuna rappresentanza realmente pacifista, in quanto le forze di “sinistra” che si proclamano tali entreranno nei gruppi parlamentari in cui sono maggioritari i “guerrafondai”. Soprattutto nel Parlamento e in genere nelle tornate elettorali non c’è ormai più traccia di una proposta politica realmente alternativa al neoliberismo, che di tutte le guerre, inclusa quella al virus, è il vero e unico responsabile. In tal senso, anche la grande area del dissenso non votante è privo di una qualsivoglia struttura che possa dar luogo alla costruzione di un’alternativa. Anche il non voto vive solo della momentanea espressione che gli è consentita con le elezioni a cui si rifiuta di partecipare.

Quindi è semplice alle elezioni europee hanno vinto loro. “Loro” sono quelle lobby economiche, bancarie, delle armi, Bigh Tech con Big Pharma, quella estrattivista (leggi petrolio più auto), etc. che dettano le regole del gioco ai paesi sedicenti democratici, defraudando le diverse cittadinanze dei propri beni, privatizzandoli, e delocalizzando e precarizzando il lavoro. Le guerre continueranno e ne verranno promosse altre, imponendo nuovi sacrifici ai popoli per risollevare l’economia liberista con la corsa agli armamenti, vaccini inclusi, pagati con i soldi pubblici per arricchire le aziende private. Finché non saremo in grado di costruire una proposta politica realmente alternativa al neoliberismo, non conta se votate o non lo fate, non conta neanche per chi votate, a vincere saranno sempre loro e a pagarne le conseguenze saremo sempre noi! 

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