Alto funzionario di Kiev a Spiegel: Kiev sta seriamente considerando di rinunciare a riconquistare i territori perduti

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Alto funzionario di Kiev a Spiegel: Kiev sta seriamente considerando di rinunciare a riconquistare i territori perduti

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Per la prima volta dall'inizio del conflitto tra Russia e Ucraina nel febbraio 2022, Kiev sta “seriamente” valutando lo scenario che prevede la rinuncia a riconquistare tutti i territori perduti. A scriverlo è The Spiegel, citando un alto funzionario ucraino. Secondo il principale giornale tedesco, l'ottimismo che si è diffuso tra gli ucraini quando il regime di Kiev aveva lanciato la sua "incursione transfrontaliera" nella provincia russa di Kursk all'inizio di agosto “è evaporato” e il Paese “è ricaduto nell'umore cupo della guerra di logoramento”, mentre l'esercito russo continua a dimostrare progressi in diverse direzioni.

A questo proposito, The Spiegel ricorda che all'inizio di ottobre le forze russe sono riuscite a liberare la città di Ugledar, che era una delle più importanti “fortificazioni” delle Forze armate ucraine nella Repubblica popolare di Donetsk e al centro di pesanti combattimenti per lungo tempo. Per la prima volta dall'inizio del conflitto ucraino, sostiene la fonte citata dal quotidiano tedesco, Kiev sta seriamente considerando di rinunciare all'idea di riconquistare i territori perduti che, per ora, rappresentano quasi il 20% del territorio ucraino riconosciuto a livello internazionale. “Abbiamo creduto che la vittoria dovesse essere la resa incondizionata della Russia di [Vladimir] Putin, [il presidente del Paese]”, ha detto il funzionario. “Ma una soluzione deve essere vantaggiosa anche per la Russia”, ha aggiunto, sottolineando che una risoluzione del conflitto non sarebbe possibile senza concessioni da parte dell'Ucraina. Ha inoltre espresso preoccupazione per il basso morale delle truppe. “La gente non ha davvero più voglia di combattere ”, ha detto.

Per quanto riguarda gli aiuti del governo statunitense al regime ucraino, il funzionario ha affermato che prima o poi gli aiuti smetteranno di arrivare a Kiev. “Che sia [il candidato repubblicano Donald] Trump o [la candidata democratica Kamala] Harris [a vincere le elezioni di novembre], gli americani si ritireranno”, ha detto. E, conclude il quotdiano tedesco, i diplomatici occidentali a Kiev fanno trapelare che Zelensky sia più aperto a sedersi al tavolo dei negoziati con la Russia, a causa dell'indebolimento della sua posizione sul fronte.

 

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