Ambasciatore russo Paramonov: "La reazione della società civile Italiana ci ha toccata nel profondo"
Pubblichiamo un estratto dell'intervista dell’Ambasciatore della Federazione Russa in Italia Alexey Paramonov all’agenzia di stampa La Presse
Oggi per la Russia, per le autorità russe, per tutti i cittadini russi come per i rappresentanti di altri gruppi etnici che vivono nel nostro Paese, è una giornata davvero difficile. Dopo il vile, spregevole attacco di ieri messo in atto dai terroristi contro persone indifese che si erano recate presso la sala concerti del “Crocus City Hall” per assistere a un concerto rock, la Russia fatica a riprendersi dallo shock.
Nel suo discorso ai cittadini russi, il Presidente della Federazione Russia Vladimir Putin ha trasmesso quello che è il sentimento generale della nazione, affermando che:
“Nessuno riuscirà a far attecchire i velenosi semi della discordia, del panico e del disordine nella nostra società multietnica. La Russia ha dovuto affrontare più volte prove durissime, talvolta quasi insostenibili, ma è diventata sempre più forte. E anche stavolta sarà così”.
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Trovandoci qui, in Italia, abbiamo avuto modo di assicurarci, per l’ennesima volta, che i legami tra i popoli dei nostri due Paesi sono ben più profondi e sinceri di quanto vorrebbero farci credere alcune figure, le quali hanno scommesso su una definitiva rottura e su un irreparabile allontanamento tra la Russia e l’Italia, come anche tra la Russia e i Paesi dell’Europa continentale. Nelle poche ore trascorse dalla sera del 22 marzo 2024, presso il palazzo storico che ospita la sede dell’Ambasciata della Federazione Russa in Italia, che dal 1903 si trova in Via Gaeta 5, è venuto spontaneamente a crearsi un luogo di commemorazione presso il quale nel corso di tutta la giornata si sono recate continuamente persone, molte con lacrime agli occhi, che portavano con sé fiori, giocattoli e bigliettini contenenti auguri di pronta guarigione ai feriti, esprimendo in questo modo una profonda solidarietà nei confronti dell’intero popolo russo.
Già adesso all’indirizzo mail dell’Ambasciata sono pervenuti quasi 10mila messaggi contenenti parole di cordoglio e, allo stesso tempo, di condanna nei confronti dell’attacco terroristico.
Naturalmente, tale reazione da parte della società civile italiana e dei nostri connazionali residenti in Italia ci ha toccato nel profondo. Ed è certo che una tale partecipazione all’accaduto ci aiuterà a superare questa orribile tragedia e a guardare con l’accresciuto ottimismo al futuro, compreso al futuro delle relazioni tra Italia e Russia.
E non possiamo ignorare le dichiarazioni fatte dalle autorità italiane: dal Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella, dal Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni, dal Presidente del Senato della Repubblica Ignazio La Russa, dai vice Presidenti del Consiglio dei Ministri Matteo Salvini e Antonio Tajani, dal Ministro della Difesa Guido Crosetto, ma anche da altri rappresentanti delle diverse forze politiche italiane.
Nonostante le peculiarità del posizionamento politico di Roma, tutti loro hanno espresso una condanna univoca dell’attentato terroristico, come anche parole di cordoglio ai parenti e alle persone vicine alle vittime e, infine, supporto a tutti coloro che si sono trovati coinvolti nell’ attentato.