Ambasciatore russo Paramonov: "La Russia lavora ad un sistema di sicurezza euroasiatica aperto a tutti i paesi interessati"

2009
Ambasciatore russo Paramonov: "La Russia lavora ad un sistema di sicurezza euroasiatica aperto a tutti i paesi interessati"


In una ricca intervista rilasciata a Franco Battaglia per il sito nicolaporro.it, l'ambasciatore della Federazione russa in Italia Alexey Paramonov ha commentato il vertice svoltosi in Svizzera.  "Il cosiddetto “Vertice di Pace” non ha proprio niente a che vedere con la pace. Esso ha messo in evidenza per l’ennesima volta che il regime di Kiev e i suoi curatori non hanno intenzione di intraprendere una risoluzione pacifica del conflitto. E anche il loro tentativo di ampliare il fronte del consenso antirusso è stato un fallimento. E d’altronde, non sarebbe potuto essere altrimenti: la maggior parte dei Paesi del mondo non si è lasciata trascinare dai promotori del Vertice, riconoscendo quanto insignificante e priva di sbocchi reali sia la “formula di Zelensky”, pure nella sua forma ridotta. La dichiarazione finale del vertice ha ricevuto l’approvazione di soli 77 Paesi".

Dopo aver ricordato i punti chiavi della Proposta di pace di Putin - «il ritiro delle formazioni militari ucraine dalle Repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk e dalle regioni di Zaporozhye e Kherson, lo status di Paese neutrale, non allineato e denuclearizzato dell’Ucraina, demilitarizzazione e denazificazione del Paese, la piena garanzia del rispetto dei diritti, delle libertà e degli interessi dei cittadini russofoni residenti in Ucraina e il riconoscimento delle nuove realtà territoriali» - l'Ambasciatore ha sottolineato come la Russia, in un contesto che vede l’aggravarsi della situazione sul piano internazionale, «guarda al futuro e propone le sue soluzioni per le problematiche più urgenti, in primo luogo per quelle riguardanti l’ambito della sicurezza. Ed è proprio in questa chiave che occorre considerare l’iniziativa da poco avanzata dal Presidente della Federazione Russa riguardante la creazione di un’architettura di sicurezza continentale che operi per l’intero territorio euroasiatico».

Essa, ha proseguito Paramonov, è resa necessaria dal collasso del modello di sicurezza preesistente, e dall’enorme vuoto di sicurezza venutosi a creare nello spazio euro-atlantico come conseguenza delle condotte irresponsabili messe in atto dall’Occidente. "La Russia ha proposto di fare di tale architettura per la sicurezza in Eurasia un sistema aperto a tutti i Paesi eurasiatici interessati, che non sia inteso come elemento di minaccia per gli interessi di nessun Paese. Tale modello si basa sul principio «soluzioni regionali per problematiche regionali» applicato alla regione eurasiatica e riflette l’attuale tendenza oggettiva legata al processo di regionalizzazione delle relazioni internazionali; tendenza che, di per sé, costituisce una sorta di assicurazione contro i tumulti geopolitici indotti dalla crisi del processo di globalizzazione per come è stato concepito dall’Occidente. Lo scopo di tale iniziativa, in primo luogo, è quello di dare vita a uno spazio euroasiatico che sia libero da conflitti e aperto alla cooperazione, ma anche quello di liberare i processi in corso in Eurasia dall’impatto destabilizzante che gli attori esterni alla regione hanno su di essi».

 

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Un passo indietro di un secolo di Loretta Napoleoni Un passo indietro di un secolo

Un passo indietro di un secolo

Il video di Ocalan: la traduzione completa delle sue parole di Michelangelo Severgnini Il video di Ocalan: la traduzione completa delle sue parole

Il video di Ocalan: la traduzione completa delle sue parole

Intelligenza Artificiale e la nuova frontiera del DeepFake di Francesco Santoianni Intelligenza Artificiale e la nuova frontiera del DeepFake

Intelligenza Artificiale e la nuova frontiera del DeepFake

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione di Raffaella Milandri Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

Le due Italie: chi perde (e chi vince) dai dazi di Trump di Francesco Erspamer  Le due Italie: chi perde (e chi vince) dai dazi di Trump

Le due Italie: chi perde (e chi vince) dai dazi di Trump

Cara Giorgia, ma quale dialogo? di Paolo Desogus Cara Giorgia, ma quale dialogo?

Cara Giorgia, ma quale dialogo?

Marx e l'ecologia Marx e l'ecologia

Marx e l'ecologia

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea? di Gao Jian La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

Resistenza e Sobrietà di Alessandro Mariani Resistenza e Sobrietà

Resistenza e Sobrietà

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

La cena per l'Ucraina: il vertice della spartizione di Giuseppe Giannini La cena per l'Ucraina: il vertice della spartizione

La cena per l'Ucraina: il vertice della spartizione

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

La povertà in Italia è ereditaria di Michele Blanco La povertà in Italia è ereditaria

La povertà in Italia è ereditaria

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

O si e' contro la Nato o si e' sua complice di Giorgio Cremaschi O si e' contro la Nato o si e' sua complice

O si e' contro la Nato o si e' sua complice

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti