Armi occidentali e massacro in Yemen: gli ultimi (drammatici) dati sulle vittime civili

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Armi occidentali e massacro in Yemen: gli ultimi (drammatici) dati sulle vittime civili

 

Faranno mai uno speciale i nostri media mainstream sulla guerra brutale contro lo Yemen lanciata proprio otto anni fa che ha causato il più grande disastro umanitario del nostro tempo? Domanda retorica visto che l’occidente tutto, in testa USA e Gran Bretagna hanno fornito armi alla coalizione guidata dall’Arabia Saudita per disintegrare lo Yemen, già prima della guerra il paese più povero del mondo arabo. Un vero atto umanitario insomma.

Intanto, il movimento di resistenza yemenita Ansarallah ha dichiarato che oltre 49.000 civili sono stati uccisi e feriti attraverso la violenza diretta dal lancio delle operazioni della coalizione guidata dai sauditi nel 2015, accusando anche la coalizione di usare armi proibite.

Il Ministero dei Diritti Umani del governo di Salvezza Nazionale guidato da Ansarallah ha ricordato, durante una conferenza stampa a Sanaa che "Il numero totale di morti e feriti in otto anni ha superato i 49.000, inclusi più di 8.700 bambini e più di 5.400 donne".

"1.483.00 civili sono morti indirettamente a causa di epidemie di malattie croniche, veleni da sostanze chimiche di armi proibite, malnutrizione e altre cause", ha denunciato il ministero.

Inoltre, le operazioni militari della coalizione guidata dai sauditi e il suo blocco delle aree sotto il controllo di Ansarallah negli ultimi 8 anni hanno portato il tasso di povertà a raggiungere il 95% e il tasso di disoccupazione a superare il 65%.

Il Ministero yemenita ha anche ricordato che "l'ingiusto assedio ha esacerbato le sofferenze e causato un'acuta insicurezza alimentare per oltre 16 milioni di persone".

Un cessate il fuoco mediato dalle Nazioni Unite concordato lo scorso aprile ha contribuito a ridurre notevolmente i combattimenti e la violenza tra le forze di Ansarallah e la coalizione guidata dai sauditi.

Le speranze per la fine della guerra sono state sollevate anche dopo l'Iran e l'Arabia Saudita ha recentemente accettato di ristabilire le relazioni diplomatiche. L'Iran è visto dall'Arabia Saudita come fornitore di armi al movimento Ansarallah.

Altro segnale positivo, Ansarallah e il governo sostenuto dai sauditi dello Yemen hanno accettato di scambiare centinaia di prigionieri dopo i colloqui in Svizzera del 21 marzo.

Tuttavia, le ostilità sono riprese ieri, quando le forze di Ansarallah hanno attaccato un'area nella provincia produttrice di petrolio di Marib, uccidendo 10 soldati dell'esercito yemenita sostenuto dai sauditi, ha riferito AFP.

"Gli Houthi [Ansarallah] hanno lanciato un attacco sulle colline che sovrastano il distretto di Harib, a sud di Marib, e hanno fatto progressi su quel fronte, provocando lo sfollamento di dozzine di famiglie", ha detto una fonte militare ad AFP, parlando a condizione di anonimato.

"Almeno 10 soldati sono stati uccisi, oltre a un numero imprecisato di aggressori", ha aggiunto la fonte.

La Redazione de l'AntiDiplomatico

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