Consigliere Khamenei esorta le forze armate iraniane a tenere il dito sul grilletto

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Consigliere Khamenei esorta le forze armate iraniane a tenere il dito sul grilletto

 

 

Mohsen Rezai consigliere della Guida suprema dell’Iran l’ayatollah Seyed Alì Khamenei ha ribadito che le forze armate iraniane devono "tenere il dito sul grilletto" e rispondere in modo più severo a Israele in caso di ulteriori aggressioni.

"Dobbiamo tenere le dita sul grilletto e, dopo la prima mossa dei sionisti, dobbiamo colpirli più duramente di prima", ha affermato Rezai, membro del Consiglio iraniano per il discernimento del sistema, in un programma televisivo trasmesso martedì sera.

Ha definito la recente guerra di 12 giorni tra Iran e Israele un fallimento totale per lo Stato ebraico, sottolineando che, per la prima volta, la sicurezza del regime sionista, che costituisce la base della sua esistenza, è crollata in questo conflitto.

Ha stimato che Israele "è stato sconfitto all'80% politicamente e al 60% militarmente". Ha inoltre ricordato, citando resoconti dei media israeliani, che Tel Aviv ha subito perdite economiche che potrebbero ammontare a 20 miliardi di dollari nei 12 giorni di scontro con l'Iran.

Rezai, ha applaudito l'operazione di ritorsione dell'Iran, "Vera Promessa III", contro Israele, che ha inflitto ingenti danni agli obiettivi strategici israeliani nei territori palestinesi occupati.

Ha chiarito che l’Iran ha dimostrato, nel corso della riuscita rappresaglia del mese scorso contro l'aggressione israeliana e statunitense, di essere in grado di sfidare efficacemente Washington e Tel Aviv allo stesso tempo.

Riferendosi al contrattacco dell'Iran alla base statunitense in Qatar, Rezai ha ribadito che "nessun paese osa compiere un attacco del genere". "Nemmeno un paese come la Cina osa compiere un attacco del genere", ha sottolineato.

Nel frattempo, ha respinto le affermazioni dei funzionari statunitensi secondo cui solo uno dei missili iraniani avrebbe colpito la struttura, citando fonti del Qatar che avrebbero segnalato tra cinque e sei esplosioni sul sito.

In altre parti del suo discorso, ha anche elogiato la Forza di Difesa Aerea per aver difeso il Paese dall'aggressione israeliana, affermando che i sistemi antimissile sono riusciti ad "abbattere circa 80 droni" durante 12 giorni di combattimenti. "Abbiamo abbattuto circa 80 droni e attualmente ne possediamo i rottami di 32. Tra questi ci sono anche i droni Hermes più avanzati [...]",.

Le affermazioni di Trump sulla vittoria contro l'Iran sono una "trovata pubblicitaria "

Ha definito le dichiarazioni del presidente degli Stati Uniti Donald Trump sulla "vittoria" di Israele e degli Stati Uniti in questa guerra una "trovata pubblicitaria" volta a trarre in inganno l'opinione pubblica nazionale in merito al fallimento contro l'Iran.

Questa guerra, secondo Rezai, ha avuto un impatto negativo anche su Israele, spiegando che i paesi arabi si sono resi conto, dopo la risposta militare dell'Iran, che "esiste un paese come l'Iran in grado di stabilire un equilibrio di potere".

Secondo il consigliere, l'aggressione israelo-statunitense contro il territorio iraniano faceva parte di un piano pericoloso e preordinato che mirava ad assassinare la leadership iraniana, creare caos, dividere il Paese, disarmarlo con attacchi sistematici alle infrastrutture difensive dell'Iran e, infine, rovesciare il sistema della Repubblica Islamica. Il piano, aggiunge, mirava anche a controllare l'Iran e ad aprire un corridoio sicuro per gli Stati Uniti per raggiungere la Cina, passando facilmente attraverso Libano, Iraq e Iran.

Tuttavia, Rezai ha chiarito che, nonostante tutto il clamore mediatico, Israele e gli Stati Uniti hanno fallito nello scontro con l'Iran e non hanno raggiunto i loro obiettivi.

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