Contrazione Pil eurozona verso 10%. Indici IHS Markit in ripresa a maggio rispetto ai dati di aprile
ll Financial Times riporta come l'indice IHS Markit – uno dei termometri principali per monitorare l’andamento dei servizi e della manifattura in Europa – inizia a registrare i primi segnali di ripresa dopo l’allentamento delle misure per la pandemia. L’indice IHS dell'Eurozona per i servizi è cresciuto al 28,7 a maggio dal 12 di aprile, il più basso dall'inizio della sua misurazione nel 1997. Per quel che riguarda l’Indice IHS Markit PMI Composito dell’Eurozona, riporta Teleborsa, a maggio è risalito a 30,5 punti dai 13,6 di aprile e risulta sopra le attese di una serie di economisti intervistati da Reuters (25 punti). Il PMI Manifatturiero è salito meno a 39,5 punti da 33,4, risultando superiore ai 38 punti attesi dagli analisti.
Il punteggio si basa sulla relazione degli intervistati sul cambiamento di attività nelle loro società rispetto al mese precedente; una lettura inferiore a 50 indica che la maggior parte delle imprese ha riportato un deterioramento. "L'eurozona ha visto un ulteriore crollo dell'attività commerciale a maggio, ma i dati del sondaggio hanno almeno portato segni rassicuranti che la crisi probabilmente ha toccato il fondo ad aprile", ha affermato al Financial Times Chris Williamson, capo economista aziendale di IHS Markit.
"Il PIL del secondo trimestre - aggiunge - crollerà ad un tasso senza precedenti di circa il 10% rispetto al primo trimestre. L’aumento del PMI fa sperare che questa tendenza recessiva continui a diminuire, anche perché andando verso l’estate, le restrizioni dovrebbero allentarsi sempre di più", ha
Per quel che riguarda le due principali economie della zona euro: in Germania, l'indice dei gestori degli acquisti flash IHS Markit per i servizi è salito al 31,4 dal 16,2 di aprile – con il settore manifatturiero aumentato marginalmente a 36,8 a maggio, dai 34,5 di aprile. L'indice dei gestori degli acquisti di IHS Markit francese per i servizi è salito a 29,4 a maggio dal 10,2 di aprile, il più basso da quando sono iniziati i conteggi nel 1998. L'indice PMI per la produzione è salito a 40,3 a maggio, dal 31,5 di aprile.
I dati, prosegue il Financial Times, registrano una ripresa migliore per la Germania, che riflette una più rapida uscita anche per una minore dipendenza in settori duramente colpiti, come il turismo. "E’ la prova che l'economia tedesca sta facendo meglio dei suoi pari", ha dichiarato Claus Vistesen, capo economista dell'Eurozona al Pantheon Macroeconomics. L'economia tedesca è stata colpita in modo meno drammatico rispetto agli altri paesi europei: il PIL è diminuito del 2,2 per cento nel primo trimestre rispetto ai tre mesi precedenti. La Francia, ad esempio, ha visto un deterioramento del 5,8 per cento.