Dal rafforzamento dei legami alla cooperazione in Siria: cosa hanno discusso i presidenti di Russia, Turchia e Iran ad Ankara
Il presidente russo ha annunciato la formazione di un comitato costituzionale in Siria i cui partecipanti devono agire in modo indipendente e senza pressioni esterne.
I membri del Comitato costituzionale siriano, la cui formazione è stata praticamente completata, devono agire "indipendentemente e senza pressioni esterne", ha affermato il presidente russo Vladimir Putin ad Ankara (Turchia).
Putin ha partecipato al quinto incontro trilaterale tra Russia, Turchia e Iran nel formato di Astana dedicato alla risoluzione della situazione in Siria.
"Ruolo importante" della Turchia
Dopo l'incontro con il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, Putin ha sottolineato "l'importante ruolo di leadership della Turchia" e quel leader nel concordare un elenco di candidati per questa commissione.
L'inquilino del Cremlino ha concordato con Erdogan che i ministeri della Difesa, i ministri degli esteri e i servizi speciali di Russia e Turchia si coordineranno in modo "stretto" per sviluppare il processo di normalizzazione in Siria.
D'altra parte, Putin ha indicato che la Russia e la Turchia hanno quasi completato l'elaborazione di un accordo intergovernativo per effettuare transazioni nelle loro valute nazionali: rispettivamente il rublo turco e la lira.
"Contributo significativo" dell'Iran
All'inizio dell'incontro con il presidente iraniano Hasan Rohaní, Vladimir Putin ha sottolineato lo sviluppo "riuscito" della cooperazione politica ed economica tra Russia e Iran e ha sottolineato che le procedure per la creazione di una zona di libero scambio tra le due parti sono "praticamente completate".
Per quanto riguarda la Siria, il leader russo ha insistito sul fatto che sono stati compiuti grandi progressi nell'eliminazione dei centri di resistenza terroristica e nella creazione di un meccanismo efficace per raggiungere una soluzione politica grazie agli sforzi comuni e al "contributo significativo" "di Teheran".
Durante queste conversazioni, Putin ha sottolineato la posizione comune della Russia e dell'Iran in merito alla conservazione dell'accordo sul nucleare.
A sua volta, Hasan Rohaní ha indicato che le relazioni tra Iran e Russia "si muovono verso lo sviluppo" in campo economico e in termini di "cooperazione" nei settori nucleare e della difesa.
Il presidente dell'Iran ha sottolineato l'importanza di questa collaborazione con Mosca "nelle condizioni attuali", quando gli Stati Uniti "mostrano segni di egemonia: ad esempio, nel campo della navigazione "vicino al territorio iraniano "," violano gli standard internazionali "e tentano di" distruggere" l'accordo sul nucleare.
Rohaní ha sottolineato che, nonostante il fatto che "i problemi persistano", sono state raggiunte "grandi vittorie" nella risoluzione del conflitto in Siria, quindi "il formato Russia-Iran-Turchia svolge un ruolo molto importante".