Dati condivisi sui social media: quali sono e come vengono utilizzati

556
Dati condivisi sui social media: quali sono e come vengono utilizzati

 

Quando si parla di social media, è fondamentale comprendere quali tipi di dati vengono scambiati non appena un utente accede a una piattaforma di social networking.

Ogni interazione, dalla creazione di un account all'aggiornamento dello stato, coinvolge la trasmissione e talvolta la collezione di informazioni che possono essere categorizzate come dati personali. La base di questi scambi informativi include nome, email, età, interessi personali, e molto altro.

Per essere sicuri di ciò che facciamo ogni giorno online e avere un utilizzo consapevole di queste piattaforme è quindi opportuno sapere quali sono nel dettaglio i dati che condividiamo ogni giorno e come vengono utilizzati.

 

Le categorie dei dati raccolti

I social media raccolgono diverse categorie di dati per alimentare i loro algoritmi.

Questo include tanto i dati forniti direttamente dall’utente (come il nome o l'email), quanto quelli raccolti indirettamente tramite l'uso della piattaforma (come le pagine visitate o gli annunci su cui si clicca).

Oltre a questi, i social networks possono tracciare anche la posizione geografica dell’utente per offrire contenuti e pubblicità mirati. Analizzare questi dati permette alle aziende di sviluppare strategie di marketing più efficaci e personalizzate.

Bisogna quindi sapere che i dati che inseriamo manualmente, le foto e tutti i nostri contenuti, comprese anche pagine e profili che visitiamo, vengono utilizzati in modo quantitativo per alimentare l’algoritmo.

Chiaramente questo tipo di struttura entro qualche anno potrebbe presentare dei seri limiti. Secondo la ricerca di ExpressVPN entro il 2100 il numero di account inattivi di persone decedute potrebbe crescere a dismisura e questo potrebbe influenzare in modo notevole la qualità dei dati raccolti dagli algoritmi dei vari social media, con conseguente aggravio delle spese di gestione.

 

Implicazioni della GDPR nella condivisione dei dati

Con l’introduzione del General Data Protection Regulation (GDPR) nel 2018, la gestione della privacy dei dati ha preso una nuova direzione nella Unione Europea.

Questa normativa stabilisce regole precise sul consenso degli utenti e sulla trasparenza nella gestione dei dati, influenzando così i processi di conversione dei dati personali in Europa. Le piattaforme dei social media devono ora garantire che i loro utenti europei siano pienamente informati su quali dati vengono raccolti e per quali scopi.

 

L'importanza delle statistiche demografiche nei report annuali

Gli analisti di social media spesso si concentrano sulle statistiche demografiche per ottimizzare le campagne pubblicitarie e migliorare l'engagement.

I report annuale prodotti da queste analisi forniscono insight preziosi sul comportamento degli utenti, permettendo alle aziende di rifinire le proprie strategie.

Per esempio, sapere che un certo segmento di età tende a utilizzare di più un determinato social media può spingere una compagnia a targetizzare specificamente quel gruppo demografico.

 

Monitoraggio dei social media e protezione dei dati

Il monitoraggio dei social media è una pratica comune tra le aziende per valutare la reputazione del brand e raccogliere feedback sui prodotti.

Tuttavia, questo monitoraggio deve essere eseguito rispettando le normative vigenti sul trattamento dei dati, come indicato dal European data protection board (EDPB). La sfida consiste nel bilanciare la raccolta di dati utili con la necessità di proteggere la privacy degli utenti.

Queste pratiche fanno spesso molto discutere la critica, dividendo gli utenti in due fazioni tra chi ritiene queste piattaforme un’opportunità di business e chi invece le reputa una vera e propria minaccia per la nostra sicurezza.

 

Algoritmi dei social media e personalizzazione del contenuto

Gli algoritmi dei social media giocano un ruolo cruciale nel determinare quali contenuti mostrare a ciascun utente. Per fare ciò, analizzano vasti set di dati relativi alle attività pregresse dell'utente, come i post con cui hanno interagito o i video che hanno guardato.

Comprendere come funzionano questi algoritmi aiuta a capire perché certi contenuti ricevono più visibilità di altri e come le piattaforme modellano l'esperienza utente basandosi sui dati raccolti.

Alla luce delle recenti preoccupazioni globali sulla privacy, la trasparenza nell'utilizzo dei dati da parte dei social media è diventata un tema sempre più discusso.

È essenziale che gli utenti siano muniti delle conoscenze necessarie per navigare il panorama digitale in modo sicuro, capendo bene quali informazioni stanno condividendo e come queste possano essere utilizzate o abusate.

In conclusione, mentre continua ad evolversi il dibattito su privacy e controllo dei dati personali, le piattaforme di social media e gli utenti devono lavorare insieme per creare un ambiente online che protegga sia le libertà individuali che le opportunità commerciali.

 

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Un passo indietro di un secolo di Loretta Napoleoni Un passo indietro di un secolo

Un passo indietro di un secolo

Il video di Ocalan: la traduzione completa delle sue parole di Michelangelo Severgnini Il video di Ocalan: la traduzione completa delle sue parole

Il video di Ocalan: la traduzione completa delle sue parole

Intelligenza Artificiale e la nuova frontiera del DeepFake di Francesco Santoianni Intelligenza Artificiale e la nuova frontiera del DeepFake

Intelligenza Artificiale e la nuova frontiera del DeepFake

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione di Raffaella Milandri Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

Le due Italie: chi perde (e chi vince) dai dazi di Trump di Francesco Erspamer  Le due Italie: chi perde (e chi vince) dai dazi di Trump

Le due Italie: chi perde (e chi vince) dai dazi di Trump

Cara Giorgia, ma quale dialogo? di Paolo Desogus Cara Giorgia, ma quale dialogo?

Cara Giorgia, ma quale dialogo?

Marx e l'ecologia Marx e l'ecologia

Marx e l'ecologia

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea? di Gao Jian La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

Resistenza e Sobrietà di Alessandro Mariani Resistenza e Sobrietà

Resistenza e Sobrietà

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

La cena per l'Ucraina: il vertice della spartizione di Giuseppe Giannini La cena per l'Ucraina: il vertice della spartizione

La cena per l'Ucraina: il vertice della spartizione

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

La povertà in Italia è ereditaria di Michele Blanco La povertà in Italia è ereditaria

La povertà in Italia è ereditaria

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

O si e' contro la Nato o si e' sua complice di Giorgio Cremaschi O si e' contro la Nato o si e' sua complice

O si e' contro la Nato o si e' sua complice

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti