Elly Schlein può fare qualcosa per il paese e per il suo partito
La storia ha smesso di scioperare...
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di Vincenzo Costa*
Sono sempre stato critico con Elly Schlein. Ma ora le dico: abbia il coraggio di aprire una lotta feroce contro quelle mummie che hanno portato il paese al disastro.
Sono solo morti che camminano, privi di credibilità, tutte le volte che aprono bocca suscitano ilarità.
Il PD e' morto, non è più un partito, c'è dentro A e il contrario di A.
Rappresenta solo il tappo che impedisce che si sviluppi un'alternativa autentica.
Questa alternativa, comunque, si sta già creando, per un fatto semplice: senza e contro una flotta di mezzi di comunicazione padronali, contro i Serra, la critica vera ha demolito la narrazione progressista.
Non esercita egemonia, e' costretta a escludere, a reprimere, mettere a tacere. E quando il potere ha bisogno di ciò e' perché non è più capace di imporre la propria narrazione.
Sta crollando tutto, crollerà sempre di più.
L'ipocrisia è diventata manifesta, la retorica diviene ridicola. Molti resteranno sotto le macerie del crollo.
Elly Schlein può fare qualcosa per il paese e per il suo partito, ma solo se si libera di quella zavorra, apre una discussione, avvia un processo di cambiamento della cultura politica che ha condotto sin qui.
E' a un bivio: liberarsi della zavorra e provare a riprendere quota oppure precipitare nell'abisso.
Comunque sia, la storia ha smesso di scioperare, si è rimessa in movimento, si è già lasciata alle spalle molte mummie.
Anche tutta l'area del dissenso deve fare un salto, un salto enorme, finirla di opporsi e prospettare un progetto di cambiamento, concreto, praticabile, perseguibile, che le persone possano riconoscere come fattibile.
La parte sana del paese è quella che non vota più.
A questi bisogna parlare, dare voce. Opporsi non basta più, non è mai bastato, bisogna cambiare. Il dissenso deve farsi cultura di governo.
Il mondo sta chiedendo solo questo: bisogna cambiare.