Fino dove può arrivare il servilismo Nato? Il caso del Bocchino umiliato
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di Lenny Bottai
In questo video l'onorevole Bocchino, ex politico, quantomeno ufficialmente, oggi attuale direttore del Secolo d'Italia, rispetta a pieno il suo cognome con dichiarazioni di completa sottomissione alla NATO.
Per quanto non possa stare simpatico Orsini, io non sono tra i suoi fan ad esempio perché non sopporto quel moderatismo quasi cattolico, gli risponde ottimamente nominando Israele, e lo manda in tilt ricevendo poi la censura della Berlinguer. Ormai la destra italiana fa difatti a gara con la cosiddetta sinistra a chi è più votato agli affari esteri della Casa Bianca.
Ciò che sconvolge tuttavia è la faccia tosta con la quale gli stessi che fino a pochi anni fa ci hanno presentato numerose missioni di accompagnamento alle aggressioni statunitensi nel mondo, spacciate come necessarie, oggi parlano di legittimità e necessità di difendere gli aggrediti, perché chi fa la guerra ha sempre torto.
Bocchino è figlio legittimo di una cultura di servilismo totale alla NATO, pronto a mettere in pericolo la stessa vita del paese pur di passare da fedelissimo nei confronti degli Stati Uniti. Perché ad oggi il dramma, in caso di escalation bellica, è che tutti coloro che fanno finta di non vedere, come Bocchino, che questa è una guerra per procura, è che espongono tutta l'Europa al rischio nucleare. Quello che gli USA conoscono come unici ad aver usato, e tutti gli altri paesi invece temono.
Per quanto non possa stare simpatico Orsini, io non sono tra i suoi fan ad esempio perché non sopporto quel moderatismo quasi cattolico, gli risponde ottimamente nominando Israele, e lo manda in tilt ricevendo poi la censura della Berlinguer. Ormai la destra italiana fa difatti a gara con la cosiddetta sinistra a chi è più votato agli affari esteri della Casa Bianca.
Ciò che sconvolge tuttavia è la faccia tosta con la quale gli stessi che fino a pochi anni fa ci hanno presentato numerose missioni di accompagnamento alle aggressioni statunitensi nel mondo, spacciate come necessarie, oggi parlano di legittimità e necessità di difendere gli aggrediti, perché chi fa la guerra ha sempre torto.
Bocchino è figlio legittimo di una cultura di servilismo totale alla NATO, pronto a mettere in pericolo la stessa vita del paese pur di passare da fedelissimo nei confronti degli Stati Uniti. Perché ad oggi il dramma, in caso di escalation bellica, è che tutti coloro che fanno finta di non vedere, come Bocchino, che questa è una guerra per procura, è che espongono tutta l'Europa al rischio nucleare. Quello che gli USA conoscono come unici ad aver usato, e tutti gli altri paesi invece temono.