Gli attacchi di Israele contro obiettivi iraniani non si limitano alla Siria ma si estendono all'Iraq
Oltre che in Siria, Israele ha ampliato la portata dei suoi attacchi contro l'Iran, colpendo presunti obiettivi di Teheran anche in Iraq.
Secondo quanto riferito dal quotidiano arabo Asharq Al Awsat, che si basa su testimonianze di diplomatici occidentali, Israele ha attaccato due depositi iraniani dove c'erano armi e missili nella zona di Campo Ashraf, a nord-est di Baghdad, almeno due volte nell'ultimo mese. La notizia è stata rilanciata anche dal quotidiano israeliano The Times of Israel.
Il 19 luglio scorso, questa base è stata attaccata da un jet da combattimento israeliano F-35 ed è stata nuovamente bombardata il 28 luglio. La base era stata usata in passato dai Mujahideen del popolo, una milizia che ha combattuto contro il governo iraniano.
Il campo di Ashraf si trova a circa 80 chilometri dal confine iraniano e 40 a nord-est di Baghdad.
Il quotidiano Asharq Al Awsat ha riferito che diversi consiglieri iraniani sono rimasti feriti nell'attacco, che aveva lo scopo di distruggere missili balistici recentemente trasferiti dall'Iran all'Iraq.
Lo scorso anno, sono stati attribuiti diversi attacchi a Israele contro i Guardiani rivoluzionari iraniani e la milizia libanese Hezbollah in Siria.