Goldman Sachs acquista bond di PDVSA. Smentite la fake news sul Venezuela ad un passo dal default

L’investimento effettuato dalla nota banca smentisce clamorosamente centinaia di articoli e servizi del circuito informativo mainstream che dipinge il Venezuela come uno Stato praticamente fallito

11730
Goldman Sachs acquista bond di PDVSA. Smentite la fake news sul Venezuela ad un passo dal default



di Fabrizio Verde
 

La Goldman Sachs, una delle più grandi banche d’affari del mondo, ha acquistato circa 2800 milioni di dollari in bond della PDVSA, compagnia petrolifera statale della Repubblica Bolivariana del Venezuela, detenuti dalla Banca Centrale del Venezuela (BCV). La notizia è stata resa nota da fonti legate all’operazione, secondo quanto afferma il ‘The Wall Street Journal’. 

 

L’investimento effettuato dalla nota banca smentisce clamorosamente centinaia di articoli e servizi del circuito informativo mainstream che dipinge il Venezuela come uno Stato praticamente fallito, sull’orlo del default. Lungi dall’essere un’istituzione filantropica, una banca come Goldman Sachs, «compra perché è certa che il Venezuela può pagare. Nessuno fa affari a perdere», ha affermato una fonte interna alla compagnia petrolifera venezuelana. 

 

Una vera e propria boccata d’ossigeno per un Venezuela cinto d’assedio su più fronti. Da quello interno dove l’opposizione ha scatenato da oltre 60 giorni la violenza terrorista dei guarimberos, spalleggiata dal circuito informativo internazionale, fino a giungere al fronte economico dove al boicottaggio dell’economia attraverso la speculazione e l’accaparramento va a sommarsi l’azione del Fondo Monetario Internazionale e delle principali agenzie di rating volta ad emarginare il Venezuela nel circuito mondiale del credito. 

 

La destra venezuelana ha immediatamente protestato per l’operazione. Il presidente dell’Assemblea Nazionale, l’aspirante proconsole dell’impero, al secolo Julio Borges, ha inviato una missiva al direttore esecutivo di Goldman Sachs, Lloyd Blankfein, dove si dice «indignato» e afferma che l’acquisto dei bond rappresenta «un salvavita per il regime autoritario». 

 

Vari organi di stampa afferenti l’opposizione hanno scritto che l’operazione è stata realizzata perché la banca d’investimenti punta sul «cambio di governo», ma la reazione scomposta dei principali dirigenti dell’opposizione venezuelana e dei mezzi d’informazione a loro contigui indebolisce questo scenario. Il Venezuela possiede le maggiori riserve mondiali di petrolio e PDVSA non è mai andata nemmeno a rischio di default. Ma questo andrebbe spiegato a quei giornalisti in malafede che preferiscono parlare della Nutella offerta ai bambini, o glorificare le violenze terroristiche di un’opposizione golpista che nel tentativo di raggiungere il potere ha di nuovo insanguinato il Venezuela. 

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

L'attacco della Cina e' a Wall Street (e alle sue bolle) di Giuseppe Masala L'attacco della Cina e' a Wall Street (e alle sue bolle)

L'attacco della Cina e' a Wall Street (e alle sue bolle)

Francesco Erspamer - C'era una volta i conservatori che conservano... di Francesco Erspamer  Francesco Erspamer - C'era una volta i conservatori che conservano...

Francesco Erspamer - C'era una volta i conservatori che conservano...

Trump e la bolla di Bruxelles di Paolo Desogus Trump e la bolla di Bruxelles

Trump e la bolla di Bruxelles

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Il Peyote insieme a Gesù nella Chiesa Nativa Americana di Raffaella Milandri Il Peyote insieme a Gesù nella Chiesa Nativa Americana

Il Peyote insieme a Gesù nella Chiesa Nativa Americana

Auschwitz, Zelenskij e il "Giorno della Vergogna" per l'Europa di Marinella Mondaini Auschwitz, Zelenskij e il "Giorno della Vergogna" per l'Europa

Auschwitz, Zelenskij e il "Giorno della Vergogna" per l'Europa

Democrack di Giuseppe Giannini Democrack

Democrack

72 ore di bipensiero oltre Orwell di Antonio Di Siena 72 ore di bipensiero oltre Orwell

72 ore di bipensiero oltre Orwell

Caso Al Masri. Quello che Minniti non vuole che si sappia... di Michelangelo Severgnini Caso Al Masri. Quello che Minniti non vuole che si sappia...

Caso Al Masri. Quello che Minniti non vuole che si sappia...

La California verso la secessione dagli Stati Uniti? di Paolo Arigotti La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

C'è grande confusione di Michele Blanco C'è grande confusione

C'è grande confusione

Il 2025 sarà l’anno della povertà di Giorgio Cremaschi Il 2025 sarà l’anno della povertà

Il 2025 sarà l’anno della povertà

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti