Il Cremlino su "hacker russi" e "fake news": "Istruzioni precise distribuite nei vari paesi".
"Hacker russi", il nuovo mantra dei "fake" media in fallimento. In un'importante conferenza stampa, il portavoce del Ministero degli esteri russo Maria Zakharova torna sull'ultima boutade (più che bufala) dei giornali italiani: l'attacco hacker russo alla Farnesina.
Queste le parole della Zakharova: "Torno ad occuparmi della questione perché abbiamo raccolto ulteriori informazioni. Posso dire che la Russia non ha ricevuto nessuna richiesta formale dall'amministrazione italiana a chiarire la situazione.". E, quindi, la facile conclusione: "Apparentemente, le autorità italiane hanno preso questa informazione dai media.".
Chiaro? La strategia è sempre la stessa: i "fake" media lanciano una bufala-boutade per alimentare l'allerta sociale contro la Russia e giustificare, tra l'altro, un riarmo della Nato che prevedrà milioni di euro in più per ogni paese nella "Difesa" e le truppe al confine con Mosca. E i governi che prendono informazioni da quegli stessi media.
Non è la prima volta che queste informazioni totalmente ingiustificate vengono rivolte alla Russia, sottolinea Zakharova. "E' tutto creato in modo artificioso per spaventare le persone. L'ironia è che la prassi disonesta di molti colleghi occidentali diviene poi conoscenza comune tra le persone anche se poco dopo i fatti vengono smentiti".
La conclusione di Zakharova, che commenta nel video anche l'altra boutade-bufala dell'attacco hacker russo contro Macron, è la parte più interessante. "Sembra che alcune istruzioni siano mandate ad alcuni paesi per usare questa metodologia precisa. Vediamo gli stessi errori ripetuti. Non solo si ripetono le accuse degli hacker russi e delle "fake news", ma si copiano esattamente gli stessi errori in differenti paesi. E' facile iniziare a pensare che ci siano istruzioni distribuite nei vari paesi.".