Il macchinista occulto di tutte le decisioni più importanti
di Giuseppe Masala
Il ripristino della democrazia e della legalità costituzionale in Italia non potrà che passare dalla divisione del Ministero dell'Economia almeno in due: da una parte il Ministero delle Finanze e dall'altra parte il Ministero del Tesoro. Non si può andare avanti con una singola persona che controlla entrate e uscite e fa il gioco delle tre carte.
Meglio il sistema della Prima Repubblica (che poi è il sistema che a tutt'oggi esiste in Germania con il Bundesfinanzministerium e il Bundesministerium für Wirtschaft) con due ministri, uno che controlla le entrate e l'altro le uscite e che tra loro si guardano in cagnesco.
Senza contare che poi, in Italia, ormai da trenta anni il Ministro dell'Economia è un tecnico al di fuori di qualsiasi circuito democratico e rispondente a centrali di potere esterne all'Italia (Fmi, Eu, ecc.). L'ennesimo frutto marcio di quel lugubre reazionario golpista (e somaro di prima classe) Carlo Azeglio Ciampi.
Voi rifletteteci, abbiamo messo in capo ad una persona (generalmente non eletta), Ministero del Tesoro, Ministero delle Finanze, Ministero delle Partecipazioni Statali, Ministero della Programmazione Economica, Ministero del Bilancio e Guardia di Finanza. Praticamente abbiamo un dittatore occulto. E ora con Gualtieri che non è in grado di prendere una decisione che è una, è matematicamente evidente che il macchinista occulto in Italia è Alessandro Rivera, il Direttore Generale del Tesoro (e il lato assurdo è che gli italiani di questo non ne conoscono né il volto né il nome).