Il massacro a Gaza e gli Stati Uniti. Le risposte di Scott Ritter

2816
Il massacro a Gaza e gli Stati Uniti. Le risposte di Scott Ritter



di Marco Vadrucci


Il 28 aprile Scott Ritter ha rilasciato una video-intervista per il canale YouTube Judging Freedom (https://www.youtube.com/live/krqJX-W3hrQ?si=pYb7y70eFIonZf0l) sui massacri in corso a Gaza ad opera delle forze armate israeliane, nel corso della quale ha risposto ad alcune domande su quali siano le meccaniche interne alla politica israeliana che incentivano la prosecuzione delle stragi e perché gli Stati Uniti continuino il loro sostegno a Israele. Qui di seguito sono stati tradotti i passaggi più significativi.

 

D: Quanto profonde sono le divisioni interne [allo Stato Israeliano n.d.t.]? Sembra che questa disputa tra Netanyahu e Ronen Bar, il capo dello Shin Bet (più o meno il loro equivalente dello NSA o dello FBI), stia diventando abbastanza seria...

R: Guarda, quando parliamo di Israele è necessario capire che prima del 7 ottobre il Presidente Israeliano disse che Israele era sull’orlo di una guerra civile. Una guerra in cui si spara. Non è tipo disobbedienza civile, disordini pacifici, manifestazioni, è un israeliano col fucile che spara ad un israeliano col fucile, la nazione fondamentalmente era divisa a causa di Benjamin Netanyahu, non è un soggetto ampiamente popolare, sta sostenendo il suo potere solo perché crea un ambiente di conflitto dove avrebbe dovuto prendere la via verso la pace. Per esempio: oggi tutti gli ostaggi avrebbero potuto essere a casa se Benjamin Netanyahu avesse voluto veramente la pace, ma la pace significa che Benjamin Netanyahu diventa responsabile davanti ai tribunali israeliani. È un uomo corrotto, è stato accusato di corruzione, ma adesso ci sono nuove accuse: ha violato varie leggi sulla sicurezza nazionale relative alla sicurezza di Israele e lo Shin Bet, che come hai detto prima è [il loro, n.d.t.] FBI è responsabile di far rispettare quelle leggi e Netanyahu è nel loro mirino perché è un criminale; non sono solo i suoi crimini contro l’umanità, ha violato la legge israeliana a destra e a manca, e quindi adesso deve puntare sulla guerra per mantenere la sua presa sul potere; nel frattempo sta esasperando le divisioni che esistevano prima del 7 ottobre.

[...]

Dal 1994 al 1998 ho speso 4 anni facendo avanti e indietro in Israele, facendo da collegamento tra i [nostri e i loro, n.d.t.] servizi segreti, e uno dei signori con cui ho lavorato era un colonnello responsabile dell’analisi strategica della situazione israeliana. E ho visto che l’Iraq passò dall’essere la minaccia numero 1 fino a numero 6 o 8 nella lista, ed ero curioso di sapere cosa l’avesse rimpiazzato, perché io pensavo che fosse l’Iran o Hamas, Hezhbollah, qualcosa del genere, ma la minaccia numero 1 per Israele nel 1998 guardando al futuro erano gli ebrei ultraortodossi, estremisti di destra che non convivevano la visione degli israeliani nati in Israele di avere una convivenza pacifica con i palestinesi; questi erano fanatici, con una visione di un “Grande Israele”, non avevano simpatia o empatia per il popolo palestinese, ed erano pronti ad usare la violenza per raggiungere i loro scopi. [...]

D: Che possibili vantaggi possono venire agli Stati Uniti dal massacro a Gaza?

R: Oh, non saprei, le persone al Congresso autorizzano le spese; l’ultima volta che ho controllato i parlamentari sono eletti dal popolo americano, e l’ultima volta che ho controllato la lobby israeliana aveva una presa da kung-fu sul processo elettorale americano, hanno speso 100 milioni di dollari alle ultime elezioni americane, e nessuno di loro è stato investigato per essere un agente di potenze straniere anche se tutti loro lo sono... ma che incentivo potrebbero avere? Semplicemente rimanere in carica. Nessuna delle persone che vota queste cose sostiene veramente Israele; in realtà quelli con cui ho parlato sono incredibilmente ignoranti riguardo a Israele; molti di quelli che lo appoggiano lo fanno per una qualche forma perversa di cristianesimo che dice che dobbiamo sostenere Israele perché così verrà prima il Giorno di Armageddon e potremo tutti morire; questo non è il genere di persone che mi piacerebbe avere nel mio Paese... se credi che il tuo dovere sia accelerare il volere di Dio di farci morire in un olocausto nucleare forse non dovresti avere un incarico pubblico, ma questo è il genere di persone che ha un incarico, e stanno usando la lobby israeliana per mantenere il potere. Questo è quello che sta succedendo. Non riguarda la sicurezza nazionale degli Stati Uniti, non riguarda il sostegno a Israele: in realtà stiamo facendo la cosa sbagliata per Israele, perché questo nostro sostegno in realtà sta minando la legittimità a lungo termine di Israele, e potrebbe condurre non tanto alla fine dello Stato Palestinese quanto alla fine dello Stato Israeliano. Quindi non lo stiamo facendo per la sicurezza nazionale di Israele, non lo stiamo facendo per la nostra sicurezza nazionale, lo stiamo facendo perché una manica di vigliacchi nel Congresso sono stati intimiditi dalla lobby israeliana, che molti governi USA non hanno avuto il coraggio di definire “agente straniero” e a cui lasciano comprarsi il Congresso, controllare il Congresso. Ecco perché lo stiamo facendo, perché abbiamo narcisisti assetati di potere che vogliono mantenere il potere.


*ex analista per i servizi segreti dei Marines ed ex ispettore ONU per gli armamenti, ha lavorato negli Anni ’90 alle operazioni per il controllo degli armamenti iracheni e ha denunciato come false le accuse mosse dal governo Bush all’Iraq prima dell’invasione del 2003. Attualmente è un analista politico-militare.

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

La nuova "dissidenza" che indossa orologi svizzeri di Loretta Napoleoni La nuova "dissidenza" che indossa orologi svizzeri

La nuova "dissidenza" che indossa orologi svizzeri

La controffensiva di Trump in Medio Oriente di Giuseppe Masala La controffensiva di Trump in Medio Oriente

La controffensiva di Trump in Medio Oriente

Da Delhi alle Americhe: Chi Sono i Nuovi Indiani d'America? di Raffaella Milandri Da Delhi alle Americhe: Chi Sono i Nuovi Indiani d'America?

Da Delhi alle Americhe: Chi Sono i Nuovi Indiani d'America?

Papa "americano"? di Francesco Erspamer  Papa "americano"?

Papa "americano"?

Il 25 aprile e la sovranità di Paolo Desogus Il 25 aprile e la sovranità

Il 25 aprile e la sovranità

Le narrazioni tossiche di un modello in crisi di Geraldina Colotti Le narrazioni tossiche di un modello in crisi

Le narrazioni tossiche di un modello in crisi

Resistenza e Sobrietà di Alessandro Mariani Resistenza e Sobrietà

Resistenza e Sobrietà

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Lavoro e vita di Giuseppe Giannini Lavoro e vita

Lavoro e vita

La Festa ai Lavoratori di Gilberto Trombetta La Festa ai Lavoratori

La Festa ai Lavoratori

Sognate un mondo migliore là dove siete di Michelangelo Severgnini Sognate un mondo migliore là dove siete

Sognate un mondo migliore là dove siete

La California verso la secessione dagli Stati Uniti? di Paolo Arigotti La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

La California verso la secessione dagli Stati Uniti?

8 e 9 Giugno. L'importanza dei 5 Referendum di Michele Blanco 8 e 9 Giugno. L'importanza dei 5 Referendum

8 e 9 Giugno. L'importanza dei 5 Referendum

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Il PD e i tre tipi di complici dei crimini di Israele di Giorgio Cremaschi Il PD e i tre tipi di complici dei crimini di Israele

Il PD e i tre tipi di complici dei crimini di Israele

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti