Israele ha rubato 52 km² di terra palestinese in Cisgiordania dal 7 ottobre 2023
Con l’inizio della guerra genocida di Israele nella Striscia di Gaza, si è incrementato anche il furto di terra palestinese ad opera di Tel Aviv
L’’occupazione israeliana si è appropriatao illegalmente più di 52.000 dunam (equivalenti a 5.200 ettari), ovvero 52 km² di terra palestinese nella Cisgiordania occupata dallo scorso 7 ottobre, secondo quanto ha riferito il responsabile della Commissione per la Resistenza al Muro e alla Colonizzazione, Muayyad Shaaban.
Domenica scorsa, Shaaban visitando il governatorato di Jenin, nel nord della Cisgiordania, Shaaban ha denunciato la crescente demolizione delle proprietà e dallo sfollamento forzato dei palestinesi, soprattutto nelle comunità beduine, da parte dell’occupazione israeliana.
The Israeli military has carried out raids in several areas across the occupied West Bank as Palestinians express growing concerns over mass evictions in their cities.#IsraelTerroristState #IsraelBombingTents #??????_????? #adp2024 #??????_?????? #Arcane pic.twitter.com/tFNoDmxeXc
— Haaniya (@Haaniya_k) November 26, 2024
Inoltre, l’attivista ha anche lamentato l'espansione dei posti di blocco militari e l'installazione di cancelli di ferro in varie zone, bloccando le strade e le comunità palestinesi.
Shaaban ha aggiunto che molti villaggi palestinesi stanno affrontando una crescente aggressione da parte dei coloni estremisti ebrei e dei soldati di occupazione.
Nel corso della sua visita l’attivista ha incontrato diversi palestinesi, i quali hanno raccontato della loro sofferenza quotidiana a causa degli attacchi dei soldati e dei coloni estremisti. Alcuni hanno riferito che i loro terreni sono stati confiscati con i loro terreni agricoli con l’obiettivo di espandere gli insediamenti illegali, mentre le loro case sono state trasformate in centri militari.
Dal dicembre 2022, Israele con l’insediamento a capo del governo di Benjamin Netanyahu, con una coalizione formata partiti di estrema destra e ultraortodossi, ha intensificato il suo approccio colonialista.
I progetti per costruire nuove case negli insediamenti illegali della Cisgiordania arrivano nel bel mezzo della guerra genocida contro Gaza, che fino ad oggi ha causato la morte di oltre 44.249 persone, soprattutto donne e bambini.
Tutte le colonie israeliane nella Cisgiordania occupata, comprese quelle nella zona orientale di Al-Quds (Gerusalemme), sono illegali ai sensi del diritto internazionale, della Quarta Convenzione di Ginevra e di varie risoluzioni delle Nazioni Unite e del Consiglio di Sicurezza. Anche l’espansione degli insediamenti illegali costituisce un crimine di guerra ai sensi del diritto internazionale.
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