Israele registra il più grande furto di munizioni della sua storia

1687
Israele registra il più grande furto di munizioni della sua storia

 

Il quotidiano in lingua ebraica Yediot Aharonot (Ynet) ha riferito questa mattina che, nonostante le misure di sicurezza nelle basi militari israeliane, i trafficanti sono riusciti a prendere d'assalto una base militare e mettere a segno uno dei più grandi furti in la storia di Israele.

Il giornale ha riferito che i trafficanti hanno ricevuto assistenza dall'interno della base militare israeliana e sono riusciti a rubare 93.000 proiettili la scorsa settimana dal sito di Tsalim, che si trova nella parte meridionale del Paese.

Secondo il quotidiano, glia utori del furto non sono stati identificati e non sono disponibili informazioni su di loro.

Il giornale ha confermato che i ladri, dopo aver preso conoscenza dei tempi o dei turni di guardia alla base militare, sono riusciti a raggiungere il deposito di munizioni ottenendo l'aiuto di alcuni soldati dall'interno del sito.

Il giornale ha stimato che quetso furto di munizioni equivale a milioni di shekel e causerà gravi danni materiali all'esercito israeliano.

Inoltre, nell'articolo si sottolinea che questo furto non è stato il primo e non sarà l'ultimo, poiché una base militare era stata precedentemente presa di mira vicino al confine libanese nel 2020.

Nessun gruppo ha rivendicato la responsabilità del raid alla base militare israeliana vicino al confine libanese.

 

La Redazione de l'AntiDiplomatico

La Redazione de l'AntiDiplomatico

L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa. Per ogni informazione, richiesta, consiglio e critica: info@lantidiplomatico.it

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Potrebbe anche interessarti

Un passo indietro di un secolo di Loretta Napoleoni Un passo indietro di un secolo

Un passo indietro di un secolo

Il video di Ocalan: la traduzione completa delle sue parole di Michelangelo Severgnini Il video di Ocalan: la traduzione completa delle sue parole

Il video di Ocalan: la traduzione completa delle sue parole

Intelligenza Artificiale e la nuova frontiera del DeepFake di Francesco Santoianni Intelligenza Artificiale e la nuova frontiera del DeepFake

Intelligenza Artificiale e la nuova frontiera del DeepFake

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione di Raffaella Milandri Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

Le due Italie: chi perde (e chi vince) dai dazi di Trump di Francesco Erspamer  Le due Italie: chi perde (e chi vince) dai dazi di Trump

Le due Italie: chi perde (e chi vince) dai dazi di Trump

Cara Giorgia, ma quale dialogo? di Paolo Desogus Cara Giorgia, ma quale dialogo?

Cara Giorgia, ma quale dialogo?

Marx e l'ecologia Marx e l'ecologia

Marx e l'ecologia

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea? di Gao Jian La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

Resistenza e Sobrietà di Alessandro Mariani Resistenza e Sobrietà

Resistenza e Sobrietà

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

La cena per l'Ucraina: il vertice della spartizione di Giuseppe Giannini La cena per l'Ucraina: il vertice della spartizione

La cena per l'Ucraina: il vertice della spartizione

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

La povertà in Italia è ereditaria di Michele Blanco La povertà in Italia è ereditaria

La povertà in Italia è ereditaria

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

O si e' contro la Nato o si e' sua complice di Giorgio Cremaschi O si e' contro la Nato o si e' sua complice

O si e' contro la Nato o si e' sua complice

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti