Jobs Act. Se la soppressione dei diritti diventa norma legittima

719
Jobs Act. Se la soppressione dei diritti diventa norma legittima

 

di Federico Giusti

In merito alla ultima sentenza della Consulta sui licenziamenti del  jobs act

Una recente sentenza della Consulta sostiene la piena legittimità dei licenziamenti collettivi effettuati secondo i dettami del Jobs Act. Aveva ben poco senso sperare in un parere diverso da quello emesso con la sentenza n. 7/2024, che in sostanza conferma l'impianto della famigerata legge sul contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti con licenziamenti monetizzati in base alla anzianità di servizio.
 
La Corte d’appello di Napoli aveva deliberato a suo tempo la illegittimità della norma che disciplina i licenziamenti collettivi parlando esplicitamente di violazione dei criteri di selezione della forza lavoro in esubero e contestando il mancato reintegro giudicato non rispettoso dei principi costituzionali.
 
La Corte costituzionale chiamata a pronunciarsi sulla illegittimità costituzionale ha sostanzialmente respinto le argomentazioni della Corte di Appello ricordando che l'indennizzo offre soluzioni adeguate in caso di licenziamento.
 
Sono trascorsi anni dalla approvazione del Jobs Act e gli effetti sono visibili con indennizzi erogati ai licenziati precludendo loro la possibilità di un reintegro, cause del lavoro che in caso di sconfitta vedono scaricate le spese di giudizio sul lavoratore ricorrente, la norma del Governo Renzi non è mai stata messa in discussione dai governi successivi e men che mai da quello del centro destra. 
 
Il jobs act mirava non solo a disincentivare le cause del lavoro ma a favorire i licenziamenti collettivi e oggi la Corte Costituzionale ne conferma l'impianto asserendone la legittimità  anche rispetto ai principi della Costituzione.  L'indennizzo economico come misura compensativa esclude pertanto ogni possibilità di reintegro al posto del quale arriveranno pochi spiccioli specie per quanti hanno minori anni contributivi.
 
E' del tutto evidente a disuguaglianza di trattamento tra  lavoratori “anziani” e “giovani” in base alla data di assunzione, chi è stato assunto dopo il 7. marzo 2015 avrà solo l'indennizzo economico al contrario di chi, assunto prima di questa data, potrà beneficiare del reintegro, eppure per la Corte  tutto è lecito e non verrebbe violato quel principio di eguaglianza di trattamento sancito dalla Carta.
 
Con la riconversione industriale in nome della digitalizzazione e della svolta green si annunciano milioni di licenziamenti, .basti pensare che nel Pnrr tedesco si parla per i prossimi anni di oltre 5 milioni di esuberi compensati da soli 3, 5 milioni di nuovi posti di lavoro. I prossimi licenziamenti in Italia potranno avvenire senza reintegro e disinnescando sul nascere eventuali contenziosi legali, i padroni se la caveranno con una indennità che va da un minimo di sei a un massimo di trentasei mensilità.
 
La Corte rimanda poi al legislatore il compito di una sostanziale e complessiva revisione  della materia il che fa presagire anche una estensione ai lavoratori anziani del jobs act e norme ancora più inique di quelle vigenti, il tutto nel nome della legittimità di provvedimenti che i padri costituenti avrebbero, senza alcun dubbio, contestato e cancellato. Sarà anche per questo motivo che la intenzione del governo Meloni è quella di cambiare la Carta dopo averla svuotata di tutte le prerogative e i principi avanzati in termini sociali. Una desertificazione evidente del diritto in materia di lavoro resa possibile dai governi di centro sinistra e da quanti li hanno sostenuti giudicandoli impropriamente alternativi a una destra padronale e reazionaria.
 
Per completezza rinviamo al testo della sentenza
 

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Loretta Napoleoni - HTS e le incognite sul futuro della Siria di Loretta Napoleoni Loretta Napoleoni - HTS e le incognite sul futuro della Siria

Loretta Napoleoni - HTS e le incognite sul futuro della Siria

Trump, la NATO e cosa aspettarsi in Europa di Giuseppe Masala Trump, la NATO e cosa aspettarsi in Europa

Trump, la NATO e cosa aspettarsi in Europa

Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo di Francesco Erspamer  Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo

Non è solo Facebook.. E' lo specchio del mondo che ci stanno imponendo

Siria. Israele, jihadisti e noi... di Paolo Desogus Siria. Israele, jihadisti e noi...

Siria. Israele, jihadisti e noi...

Caracas contro il fascismo e per la Palestina di Geraldina Colotti Caracas contro il fascismo e per la Palestina

Caracas contro il fascismo e per la Palestina

Israele, la nuova frontiera del terrorismo di Clara Statello Israele, la nuova frontiera del terrorismo

Israele, la nuova frontiera del terrorismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Le "Ferrari di Assad", i factchecker e alcune semplici domande di Francesco Santoianni Le "Ferrari di Assad", i factchecker e alcune semplici domande

Le "Ferrari di Assad", i factchecker e alcune semplici domande

Putin, la meteorologia e i messaggi inviati all'occidente di Marinella Mondaini Putin, la meteorologia e i messaggi inviati all'occidente

Putin, la meteorologia e i messaggi inviati all'occidente

La rivolta sociale che non c'è di Giuseppe Giannini La rivolta sociale che non c'è

La rivolta sociale che non c'è

72 ore di bipensiero oltre Orwell di Antonio Di Siena 72 ore di bipensiero oltre Orwell

72 ore di bipensiero oltre Orwell

L'illusione ottica della "occupazione record" di Gilberto Trombetta L'illusione ottica della "occupazione record"

L'illusione ottica della "occupazione record"

FEMIVAD. Un nuovo festival in Africa contro l’emigrazione irregolare di Michelangelo Severgnini FEMIVAD. Un nuovo festival in Africa contro l’emigrazione irregolare

FEMIVAD. Un nuovo festival in Africa contro l’emigrazione irregolare

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

Le guerre e i conflitti stanno aumentando di Michele Blanco Le guerre e i conflitti stanno aumentando

Le guerre e i conflitti stanno aumentando

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti