I militari russi stanno respingendo un'irruzione di sabotatori ucraini nella provincia di Belgorod
Kissinger sull'incontro Xi-Biden
L'incontro tra i presidenti di Cina e Stati Uniti, Xi Jinping e Joe Biden, nel quadro del vertice del G20, ha dato l’avvio a "gli sforzi per costruire ponti", ha affermato oggi Henry Kissinger, ex segretario di Stato americano, citato da Bloomberg.
"I due leader, che si sono incontrati brevemente, si renderanno conto delle conseguenze reciproche del disastro economico e dell'impatto militare", ha spiegato Kissinger. "Tutto quello che possiamo dire oggi è che è stato concordato il metodo per la discussione e sono state fatte dichiarazioni generali compatibili con il mondo della cooperazione, ma la strada è ancora lunga", ha aggiunto.
Inoltre, Kissinger ha affrontato la questione del conflitto in Ucraina e dei rapporti tra Russia ed Europa. Ha sostenuto di trovare un modo "per incorporare la Russia nel sistema europeo e nelle relazioni con l'Europa". Tuttavia, ha avvertito che raggiungere la pace con la Russia sarà più difficile che con la Cina perché "le basi del dialogo concettuale non sono ancora state stabilite".
Kissinger - artefice del riavvicinamento tra Stati Uniti e Cina negli anni '70 - si è detto più ottimista ora di quanto non fosse due anni fa, quando avvertì i partecipanti al New Economy Forum che le relazioni tra le maggiori potenze erano "sul punto di una Guerra Fredda”. Incalzato sul fatto che gli "estremisti" in ogni paese stiano dominando il dibattito politico, ha colto l’occasione per evidenziare quanto l'incontro di Bali fosse così importante.
L'incontro tra Xi e Biden si è svolto questo ieri a Bali, in Indonesia. Il presidente Usa ha sottolineato che il suo Paese “continuerà a competere vigorosamente con la Cina, ma questa competizione non deve essere deviata in conflitto”. Da parte sua, il presidente cinese ha ribadito che occorre impostare la giusta rotta per il rapporto tra Cina e Stati Uniti e metterlo su una traiettoria ascendente. Xi ha anche precisato che la questione di Taiwan è “la prima linea rossa” da non oltrepassare nei rapporti tra Pechino e Washington.