La vera catastrofe post Brexit: i 400 più ricchi al mondo hanno perso 127 miliardi!

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Per tutti coloro che hanno lanciato anatemi da fine del mondo imminente e minacce di ogni sorta contro la Brexit, inclusi i seguaci di George Soros italiani come il vice-direttore del Fatto Quotidiano Stefano Feltri e la stampa italiana tutta, un dato interessante è emerso dal crollo dei mercati di ieri che non è stato sottolineato a sufficienza: Londra è stata di gran lunga la migliore tra le borse europee. Non doveva essere il Regno Unito a temere di più della Brexit?
Come sottolinea il blog finanziario Zero Hedge, in un mondo “in cui le banche centrali stanno cercando in tutti i modi di svalutare la propria moneta per acquisire competitività nel commercio mondiale, un collasso della sterlina è esattamente quello che la Banca d'Inghilterra deve auspicarsi per rilanciare l'economia inglese”. 
 
Quello che abbiamo visto venerdì è che chi perderà di più dalla Brexit non sarà il Regno Unito, ma l'Unione Europea.

Ma chi sarà che perderà di più nello specifico? 
 
I dati pubblicati da Bloomberg sono eloquenti nella risposta. I 15 cittadini britannici più ricchi hanno perso 5,5 miliardi. Il più ricco, Gerald Grosvenor, ha perso un miliardo, secondo il Bloomberg Billionaires Index. 
 
Ma, nello specifico, Bloomberg aggiunge che i 400 più ricchi al mondo hanno perso venerdì 127,4 miliardi.

Nel complesso, i miliardari tycoon hanno perso il 3.2 percento del loro patrimonio complessivo, il più sfortunato è l'uomo più ricco d'Europa, Amancio Ortega, con oltre 6 miliardi di dollari di perdite. 
 
Quando George Soros minacciava ogni giorno fino a giovedì "Il Brexit vi renderà più poveri”, in realtà stava dicendo "mi renderà più povero”. 
 
Il famoso 1%, anzi lo 0,01%, dell'oligarchia al potere, si sta impoverendo dalla decisione sovrana e democratica inglese. Un'altra notizia positiva della Brexit è che potrebbe migliorare la drammatica disuguaglianza sociale europea.

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