L'austerità e la scoperta dell'acqua calda del FMI

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L'austerità e la scoperta dell'acqua calda del FMI

 

Il FMI finalmente ammette che l'austerità non riduce il rapporto debito/PIL.

Anzi, a ben vedere lo fa aumentare¹. È la classica scoperta dell'acqua calda, ma che a dirlo sia l'istituzione che da decenni impone queste politiche a tutti i




Paesi con cui entra in contatto fa una certa impressione.

Ricordiamo molto velocemente perché si tratta di una banale ovvietà.

Il PIL è composto dalla spesa pubblica (G), dai consumi (C), dagli investimenti (I) e dal saldo import/export (NX).

Vuol dire che se uno Stato aumenta la spesa pubblica di 100 miliardi, il PIL aumenterà di (almeno) 100 miliardi.

Se la spesa è finanziata a debito, anche il debito aumenterà di 100 miliardi di euro.

Ovviamente vale anche il contrario. Se uno Stato taglia la spesa pubblica di 100 miliardi, il PIL diminuirà di (almeno) 100 miliardi.

Facendo un esempio pratico con l’Italia: il debito pubblico è di 2.700 miliardi, il PIL di 1.900 miliardi, quindi il rapporto debito/PIL (2.700/1.900) è del 142%.

Supponiamo di aumentare di 100 miliardi la spesa pubblica. Il debito salirebbe a 2.800 miliardi, il PIL ad (almeno) 2.000 miliardi, con un rapporto debito/PIL del 140%. Cioè 2 punti percentuali in meno.

Ma se tagliassimo la spesa pubblica di 100 miliardi, il PIL scenderebbe ad (almeno) 1.800 miliardi e il debito a 2.600. Il rapporto debito/PIL diventerebbe quindi del 144%. Due punti percentuali in più

Questo al netto del moltiplicatore fiscale che ci dice che un aumento della spesa pubblica di 100 miliardi si tradurrebbe in un aumento del PIL maggiore (per esempio di 150 miliardi). E viceversa: un taglio della spesa pubblica di 100 miliardi ridurrebbe il PIL di circa 150 miliardi.

Ecco perché il FMI ha scoperto l’acqua calda.

Al contrario di quello che sosteneva il FMI (e Veronica De Romanis) l’austerità non solo non fa crescere, ma peggiora il rapporto debito/PIL.
 
Ma siamo fiduciosi: prima o poi il FMI scoprirà anche il moltiplicatore fiscale. La De Romanis invece non credo.

Gilberto Trombetta

Gilberto Trombetta

43 anni, giornalista politico economico e candidato Sindaco di Roma con la lista Riconquistare l'Italia del Fronte Sovranista Italiano

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