L'Iran al Regno Unito dopo sequestro petroliera: Si ricordi la legge della reciprocità
La legge della reciprocità è ben nota in tutto il mondo e il Regno Unito non fa eccezione, secondo il portavoce del Corpo dei Guardiani della Rivoluzione islamica iraniano, dopo il sequestro da parte dell'Iran di una nave cisterna britannica.
La Forza navale della Rivoluzione Islamica Guardian Corps (IRGC) dell'Iran ha confermato ieri il blocco della petroliera britannica Stena Impero "per non aver rispettato il codice marittimo internazionale" mentre attraversava lo Stretto di Hormuz.
I fatti sono annunciati lo stesso giorno in cui la Corte Suprema di Gibilterra ha prorogato fino al 15 agosto il blocco della petroliera Grace 1, caricata con greggio iraniano, che è stata sequestrata il 4 luglio dalla marina reale britannica nelle acque dello Stretto di Gibilterra.
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— ???????? ????? ???????? (@Tasnimnews_Fa) 20 luglio 2019
A questo proposito, il portavoce del Consiglio dei Guardiani dell'Iran (GC), Abasali Kadjodai, ha ricordato che "la legge della reciprocità è ben nota nel diritto internazionale", e che si applica "quando un governo ricorre a esercitare misure contro il diritto internazionale ".
Le "giuste" decisioni dell'Iran per affrontare "la guerra economica illegittima" e "la detenzione delle petroliere" sono esempi dell'applicazione di tale legge, che "va anche di pari passo con il diritto internazionale", ha sottolineato.
Cosa è successo lo scorso 4 luglio nello Stretto di Gibilterra?
Le autorità di Gibilterra (territorio britannico d'oltremare) annunciarono lo scorso 4 luglio il blocco della superpetroliera Grace 1 nello Stretto di Gibilterra per una presunta violazione delle sanzioni dell'Unione Europea (UE), che trasportavano il petrolio iraniano in Siria.
L'Iran nega la versione europea e assicura che la nave in questione non era diretta in Siria, minacciando anche misure reciproche e promettendo di fermare le petroliere britanniche se fossero entrate nell'area.
Una fonte militare persiana ha indicato che la Stena Impero aveva spento il suo sistema di posizionamento globale (GPS) e stava seguendo la navigazione verso il percorso pianificato per la partenza delle navi del Golfo Persico.
Tale pratica ha aumentato il rischio di incidenti marittimi, quindi la nave è stata bloccata dopo aver ignorato gli avvertimenti emessi dall'Iran, secondo la fonte consultata.