Mandati di arresto contro Israele. Procuratore CPI rivela pressioni dei leader mondiali
Il procuratore capo della Corte penale internazionale (CPI) ha rivelato che i leader mondiali lo hanno pressato affinché non richiedesse mandati di arresto per il primo ministro e il ministro della Difesa israeliani, accusati di crimini di guerra a Gaza, secondo quanto ha riferito la BBC.
All’emittente britannica Karim Khan ha precisato: "Diversi leader e altre persone mi hanno informato, consigliato e messo in guardia".
A maggio, Khan aveva ribadito che vi erano fondati motivi per ritenere che il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il ministro della Difesa Yoav Gallant avessero commesso crimini di guerra durante l'attacco israeliano a Gaza, dove si contano oltre 40.000 palestinesi uccisi, in maggioranza donne e bambini.
Lo Stato di Israele deve affrontare diverse accuse di genocidio presso la Corte internazionale di giustizia (CPI).