Primi segnali di insofferenza di Zelesnky verso i "partner". A l'Economist dichiara: "Vogliono un altro Afghanistan?"
In una intervista molto significativa rilasciata al tempio del neo-liberismo, The Economist, il presidente ucraino, Vladimir Zelensky, ha mostrato chiaramente i primi segnali di insofferenza verso quell'occidente allargato sempre più in difficoltà a sostenere le spese del regime ucraino.
Durante l'intervista, Zelesnky si è detto fiducioso della figura di Biden e dell'aiuto che continuerà dagli Stati Uniti se dovesse essere lui il vincitore delle prossime elezioni presidenziali. "Altrimenti gli Stati Uniti si troverebbero ad affrontare uno scenario simile alla sua precipitosa uscita dall'Afghanistan nel 2021", prosegue. "Vogliono un 'Afghanistan, parte II'?", ha chiesto. E riferendosi ai leader dell'Unione Europea, Zelesnky ha espresso, nel proseguo dell'intervista, la speranza che l'UE non solo mantenga gli aiuti, ma apra anche i negoziati per l'adesione dell'Ucraina al blocco entro la fine dell'anno. Questo "manterrà alto il morale in Ucraina e darà forza al popolo".
I leader occidentali, a parole, dicono che saranno al fianco dell'Ucraina "fino a quando sarà necessario", ma Zelenski sostiene di aver rilevato "un cambiamento di umore tra alcuni dei loro partner". E specifica meglio al magazine britannico questa sensazione: "Ho questa intuizione, leggendo, ascoltando e guardandoli negli occhi [quando dicono] 'saremo sempre con voi'". "Ma non sono qui, non sono con noi", aggiunge.
Ed è qui che il presidente ucraino torna a minacciare direttamente l'occidente quando sostiene che questo approccio "crea anche dei rischi", poiché, sottolinea il leader del regime di Kiev, milioni di rifugiati ucraini nei Paesi europei potrebbero reagire in modo turbolento al ritiro degli aiuti.
Riferendosi alle lamentele occidentali sulla lentezza della controffensiva, Zelesnky ha affermato che essa riflette l'estremo livello di pericolo in cui si svolgono le operazioni. "L'Ucraina avrebbe perso migliaia di persone se avesse seguito il consiglio di inviare più truppe", ha sottolineato. A domanda diretta de l'Economist se il fallimento della controffensiva possa essere motivo per i partner occidentali per forzare un negoziato, Zelenski ribadisce il suo rifiuto categorico ad alcun compromesso. "Devo essere preparato, la mia squadra deve essere preparata per una lunga guerra, ed emotivamente sono pronto", ha detto.