"Rivoluzione colorata"? Per l'Italia si prepara la "battaglia democratica" di Mattarella
di Mauro Gemma, Direttore di Marx21
E' tragicomico constatare come alla testa del fronte "antifascista" che si sta battendo con le unghie e con i denti contro la possibile formazione del governo giallo-verde, ci siano, agguerriti come non mai, personaggi "di sicura fede antifascista" come Mussolini, Feltri, Sallusti, Sgarbi, Belpietro, Brunetta fianco a fianco di Saviano, Riotta, Formigli e compagnia cantante del mainstream al servizio della "sinistra imperiale" e di USA/UE/NATO/Israele.
Ci stiamo forse preparando allora al "governo neutrale" che metterà tutte le cose a posto (a cominciare dal mantenimento della famigerata Legge Fornero che ha rovinato la vita a così tanti lavoratori e, soprattutto, lavoratrici), magari varando una bel sistema elettorale a doppio turno, come quello che in Francia ha permesso a Macron di vincere con il 16% dei voti (con le conseguenze per i francesi che sono sotto gli occhi di tutti)? E c'è da scommettere che con questo nuovo scenario, probabilmente la Lega sarebbe nuovamente inglobata, senza tentennamenti, nella coalizione "democratica" berlusconiana e riabilitata quale forza anch'essa garante di una democrazia, che può fare anche a meno di rispettare la sovranità popolare. Un orpello inutile in tempi di decisionismo al servizio dei padroni italiani e stranieri.
Non ci sarebbe neppure bisogno di una "rivoluzione colorata" (come quelle che hanno ribaltato i risultati elettorali in decine di paesi, uno per tutti l'Ucraina). Ci penserebbe Mattarella a coordinare la "battaglia democratica". Ci sta già alacremente lavorando.