"Russi pronti ad interferire per le elezioni italiane". Il complottismo fake news torna virale grazie ai giornali italiani
di Francesco Maringiò*
A Dicembre, il NED (ente da sempre legato alla CIA) ha pubblicato questo studio sullo Sharp Power (potere forte) e “l’ascesa dell’influenza autoritaria”. Negli stessi giorni esce l’Economist che ci spiega che lo sharp power è proprio l’ascesa dell’influenza cinese. L’editoriale ha come sottotitolo: “Il governo cinese sta usando la segretezza per modellare l'opinione pubblica e ridurre al silenzio le critiche in altri paesi”.
Pensa un po’: un ente nato per fare disinformazione, prevalentemente all’estero, e un prestigioso giornale giungono alle stesse conclusioni.
Che curiosa coincidenza, non credete?
Le classi dirigenti dei paesi occidentali sono spaccate tra chi accetta la pace, l’integrazione e la cooperazione mondiale, promossa dalla Cina (e dalla Russia), e chi fomenta la guerra. Tra questi, c’è chi aizza l’opinione pubblica contro Cina e Russia, accusate di influenzarci e di ingerire nella nostra vita democratica. Se non fosse drammatico, sarebbe curioso ricordare come il livello degli argomenti usati è lo stesso che riecheggiava sui manifesti di guerra fascisti in cui si scriveva: “Taci, il nemico ti ascolta”. Ma allora, appunto, c’era la guerra. Non come oggi, che siamo ancora in tempo per fermarla, se solo capissimo le forme con le quali si manifesta la disinformazione e definissimo le alleanze sulla base di questo punto prospettico, non altro.
Tutto il resto è il vero complotto. E a proposito della Cia che accusa gli altri di sharp power... altra saga nel complotto "Disinformatia russa!" A raccogliere le veline del NED in Italia ci pensa Repubblica, che ci spiega i dettagli del dossier americano che analizza “l’assalto asimmetrico di Putin alla democrazia in Europa”. Ma per fortuna c’è “un impegno ufficiale statunitense a tutela della competizione italiana”.
Io sono allibito. Ma come fanno i lavoratori di Repubblica a non scioperare ed impedire l’uscita in edicola di simili sciocchezze? Non è forse chiaro che questa idea della delegittimazione del voto popolare (in Usa come in Europa) apre la strada all’istituzionalizzazione dell’oligarchia ed al superamento del suffragio universale (se il popolo bue si fa influenzare dai russi, meglio non farlo votare, no?).