"Siamo in guerra". Sulle parole irresponsabili di Macron

10443
"Siamo in guerra". Sulle parole irresponsabili di Macron



Di Paolo Desogus

Ho ripensato alle parole di Emmanuel Macron di ieri quando ha affermato che "Siamo in guerra". Credo che siano parole profondamente irresponsabili, figlie di ignoranza politica, di scarso senso delle istituzioni, di un sensazionalismo vergognoso, ridicolo.

Sono parole da respingere: tra dire che che siamo in guerra e dire che ogni uomo contagiato è un nemico il passo è breve, troppo breve.

Un politico accorto non avrebbe mai fatto una sparata simile. Macron ha però già mostrato di essere uno dei peggiori politici europei, forse il peggiore. Come un Renzi qualsiasi ha portato avanti una politica estremistica di sostegno al capitalismo, ha imposto brutalmente riforme distruttive, si è spacciato per europeista ma ha sempre sostenuto politiche nazionalistiche.

Come se non bastasse ha accentuato la crisi libica, accettato il vergognoso atteggiamento americano verso la Siria e ha sposato una linea anti immigrazione che a confronto quella di Salvini appare generosa e democratica. Nelle ultime settimane Macron ha poi sottovalutato l'epidemia, ha guardato con protervia alle scelte radicali dell'Italia.

Una volta scoperta la gravità del virus ha però bloccato il paese, sospeso le regole europee, e questo più per imitare il partner tedesco che per convinzione. Dopo aver trattato con leggerezza l'epidemia ora Macron parla di guerra e semina discordia là dove invece occorrerebbe buon senso, pacatezza. Macron è un pessimo politico. La Francia merita di meglio.

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Le più recenti da Mondo grande e terribile

La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale" di Fabio Massimo Paernti La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale"

La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale"

Venezuela nel mirino: la narrazione che assolve gli USA di Fabrizio Verde Venezuela nel mirino: la narrazione che assolve gli USA

Venezuela nel mirino: la narrazione che assolve gli USA

La Geoeconomia di Prevost di Giuseppe Masala La Geoeconomia di Prevost

La Geoeconomia di Prevost

Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra... di Francesco Santoianni Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra...

Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra...

Halloween e il fascismo di Francesco Erspamer  Halloween e il fascismo

Halloween e il fascismo

Ma che c'entra La Russa con Pasolini? di Paolo Desogus Ma che c'entra La Russa con Pasolini?

Ma che c'entra La Russa con Pasolini?

Nel “bunker” di Maduro di Geraldina Colotti Nel “bunker” di Maduro

Nel “bunker” di Maduro

Caccia alle Streghe, Zakharova e non solo di Alessandro Mariani Caccia alle Streghe, Zakharova e non solo

Caccia alle Streghe, Zakharova e non solo

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

Nessun altro posto di Giuseppe Giannini Nessun altro posto

Nessun altro posto

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

La sconfitta dell’uguaglianza, bisogna reagire di Michele Blanco La sconfitta dell’uguaglianza, bisogna reagire

La sconfitta dell’uguaglianza, bisogna reagire

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti