Siria, al Golani tra la Trump Tower a Damasco e la normalizzazione con Israele
Abu Muhamad al-Golani, leader del gruppo armato Hayat Tahrir al-Sham e presidente de facto della Siria sta cercando di incontrare personalmente il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, nell’ambito della sua prossima visita in Asia occidentale questa settimana. A riferirlo l'agenzia di stampa britannica Reuters che ha consultato diverse fonti a conoscenza della questione
L’agenzia ha svelato che Al-Golani è disposto a offrire tutti questi privilegi agli Stati Uniti e al suo alleato Israele, nel tentativo di ottenere una sospensione delle sanzioni imposte da Washington al paese arabo per oltre un decennio.
Jonathan Bass, un attivista americano pro-Trump che ha incontrato al-Golani a Damasco alla fine del mese scorso, ha cercato di organizzare un incontro tra Trump e il leader siriano, che gli Stati Uniti considerano un terrorista a causa del suo passato in al-Qaeda, nell'ambito della visita del presidente degli Stati Uniti in Arabia Saudita, Qatar ed Emirati Arabi Uniti (EAU).
Secondo Bass l'incontro potrebbe contribuire ad ammorbidire la posizione del magnate repubblicano e della sua amministrazione su Damasco e a raffreddare i rapporti sempre più tesi tra Damasco e Tel Aviv.
L'attivista ha spiegato che Al-Golani "vuole un accordo commerciale per il futuro del suo Paese", sottolineando che questo potrebbe includere lo sviluppo energetico e la collaborazione con Israele. "Mi ha detto che vuole una Trump Tower a Damasco. Vuole la pace con i suoi vicini. Quello che mi ha detto è un bene per la regione, un bene per Israele".
L'ufficio del presidente siriano ha annunciato che al-Golani ha parlato domenica con il sovrano de facto dell'Arabia Saudita, il principe ereditario Mohamed bin Salman, a Riad. Una persona vicina al leader siriano ha in seguito comunicato che un incontro tra Trump e il capo di HTS in Arabia Saudita era ancora possibile, ma non ha confermato se Al-Golani avesse ricevuto un invito.
La Reuters, tuttavia, ha liquidato l'incontro come "improbabile", citando il fitto programma di Trump, le sue priorità e la mancanza di consenso all'interno della sua squadra su come affrontare la situazione in Siria.
La notizia dell’agenzia arriva una settimana dopo che i media israeliani avevano riferito che una delegazione del governo de facto siriano, guidata da HTS, ha effettuato una visita segreta nei territori palestinesi occupati per tenere colloqui diretti con funzionari israeliani, dopo che Al-Golani aveva espresso la sua volontà di normalizzare i rapporti con Israele.
Al-Golani ha recentemente espresso la sua volontà di normalizzare le relazioni tra Siria e Israele, in vista dei piani di Washington di revocare le sanzioni contro Damasco e dell'occupazione di ulteriore territorio siriano da parte di Israele.
Israele ha approfittato dei disordini in Siria seguiti al rovesciamento del presidente Bashar al-Assad e all'ascesa al potere di un'alleanza di militanti, guidata da HTS, nel dicembre 2024, per impadronirsi dei territori siriani. Anche l'esercito israeliano ha distrutto quasi tutte le infrastrutture militari siriane in attacchi deliberati con il pretesto di garantire la propria sicurezza.
Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha recentemente descritto il contributo dell'esercito israeliano alla presa del potere in Siria da parte di HTS a dicembre.
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