Un'enorme massa di disoccupati indigenti. La California simbolo del fallimento liberale

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Un'enorme massa di disoccupati indigenti. La California simbolo del fallimento liberale

Tra Covid, incendi e macroscopici errori politici la California, il più importante e popoloso Stato nordamericano, sembra aver imboccato la strada di un inevitabile declino. E’ interessante analizzare dove va la California, perché di solito questo Stato anticipa poi gli Stati Uniti e il resto del mondo occidentale. Nello Stato più popoloso degli Stati Uniti d’America - scrive The Strategic Culture Foundation - è in atto il completo collasso interno dell'intera civiltà progressista liberale. 

Accade proprio nel luogo che negli ultimi cento anni ha segnato il futuro USA, specialmente attraverso le due famose industrie nordamericane dell'aerospaziale e del cinema. Telecomunicazioni, computer e intelligenza artificiale sono ora guidati dalla Silicon Valley e la California ha inoltre espresso due presidenti: Nixon e Reagan. E anche un terzo se Biden non dovesse completare il proprio mandato: la vicepresidente Kamala Harris è infatti californiana. 

Politicamente la California è decisamente liberale. Nello Stato non viene eletto nessun repubblicano dai tempi del governatore Arnold Schwarzenegger nel 2006.

Nel 2016 l'allora governatore Jerry Brown ha distribuito riconoscimenti statali e patenti di guida a innumerevoli centinaia di migliaia di immigrati illegali, sapendo che avrebbero votato tutti Democratico e così è stato. I Democratici registrati ora detengono un vantaggio dal 46% al 24% sui repubblicani registrati in tutto lo Stato. 

Ma nessuno ha protestato contro questa pratica liberale.

La California è stata anche devastata lo scorso anno dai peggiori incendi della sua storia. I media servili, però, come il Los Angeles Times, non hanno indagato sulle vere cause di quegli incendi. Le politiche ambientali verdi e romantiche senza spirito hanno demolito le pratiche secolari e sagge di creare tagliafuoco nelle foreste tra gruppi di alberi che avrebbero limitato le esplosioni di fuoco nella stagione calda. Lungi dal "proteggere gli alberi" e la fauna selvatica, come chiedevano i Greens impulsivi, la fine degli spazi frangivento ha invece permesso agli incendi boschivi di divampare su una scala senza precedenti e a velocità record.

Ma secondo il totalitarismo liberale imperante, questo tipo di ambientalismo ottuso e ipocrita è inevitabile. L’unica strada da seguire come fosse un dogma di fede. 

Così come la rete elettrica nazionale è ridotta male perché questo tipo di ambientalismo l’ha resa incapace di generare il livelli di potenza richiesti affidabili necessari nei momenti vitali come le ondate di gran caldo. 

Los Angeles, la città più grande dello stato e probabilmente la più popolosa ora negli Stati Uniti, è diventata sinonimo di crimine violento e soprattutto la roccaforte dell'enorme, ultraviolenta e in rapida crescita organizzazione MS 13, abitualmente etichettata erroneamente come una semplice "banda" dai media. 

Se la California continua a tracciare il futuro per il resto degli Stati Uniti, quel futuro è ora chiaro: è una società ad alta tassazione con una classe indigente enorme, impoverita, disoccupata e dove la classe media è annientata. 

Sembra la fotografia della Vecchia Europa devastata da oltre 30 anni di neoliberismo sfrenato e selvaggio. 

La Redazione de l'AntiDiplomatico

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