Varoufakis: «Ecuador senza moneta propria, come la Grecia ha una moneta straniera, l’euro, che in realtà è il marco tedesco»
L'ex ministro greco intervistato dall'emittente teleSUR si trova attualmente in Ecuador per studiare le politiche del governo Correa
di Fabrizio Verde
L’economista greco-australiano Yanis Varoufakis, già Ministro dell’Economia della Grecia nel primo governo guidato da Alexis Tsipras, intervistato dall’emittente teleSUR effettua un parallelo tra la situazione economica greca e l’America Latina devastata dal neoliberismo all’epoca della ‘larga noche neoliberal’. L’ex ministro ha anche sottolineato le grandi pressioni esercita dall’establishment bancario sia in Grecia che in America Latina.
Varoufakis abbandonato l’incarico politico si è dedicato allo studio dei fenomeni economici internazionali. Attualmente si trova in Ecuador per osservare da vicino la gestione economica del governo Correa, capace di risollevare un’economia distrutta dal neoliberismo e dalla conseguente dollarizzazione del 2000. Una misura che ha lasciato l’Ecuador senza una moneta propria.
«L’Ecuador - spiega Varoufakis - ha affrontato molte difficoltà operando senza una propria moneta. Così come la Grecia che ha una moneta straniera, l’euro, che in realtà è il marco tedesco». L’economista ha aggiunto che il governo ecuadoriano ha operato in maniera eccezionale trovandosi in questa difficile situazione.
«Il collegamento delle monete toglie ai governi il controllo della propria moneta - continua Varoufakis - lasciandoli incapaci di regolare la politica fiscale. Questo significa togliere democrazia al popolo e imporre la volontà dei banchieri per controllare la politica».
Questo è quanto accaduto in Grecia. Le banche internazionali hanno chiesto all’Unione Europa di salvare le banche tedesche quando la bolla finanziaria dell’euro è scoppiata in Grecia. L’Unione Europa sperava che il debito impagabile fosse pagato dai membri della società greca. Varoufakis ha denunciato che questo modello, che consente alle oligarchie finanziarie di arricchirsi ulteriormente mentre i poveri scendono ancora più in basso, è quello che Washington e il Fondo Monetario Internazionale cercando di imporre ai pesi in via di sviluppo in America Latina.