WikiLeaks: Le condizioni di Assange in prigione non permettono la sua estradizione negli Stati Uniti
Il fondatore di WikiLeaks, Julian Assange, che avrebbe dovuto essere rilasciato il 22 settembre dopo aver scontato la pena per aver violato le condizioni della cauzione, rimarrà in prigione fino alle udienze di febbraio sulla sua potenziale estradizione negli Stati Uniti.
WikiLeaks su Twitter ha spiegato che le condizioni carcerarie di Julian Assange gli impediscono di di prepararsi nel caso di estradizione negli Stati Uniti.
Julian Assange is in solitary confinement in conditions that obstruct his ability to prepare his US extradition case.
— WikiLeaks (@wikileaks) 26 settembre 2019
He finished serving a 50-week sentence for seeking & receiving asylum on 22 September 2019 and is now in jail solely on behalf of the Trump administration https://t.co/3VAJWRVhGO
In precedenza, Kristinn Hrafnsson, caporedattore di WikiLeaks, aveva affermato che ad Assange era stata negata la corrispondenza, a cui erano state concesse solo due visite sociali al mese, e che si svolgeva generalmente in condizioni di maggiore isolamento.
Assange, che ha scontato la pena per aver violato le condizioni della cauzione e avrebbe dovuto essere rilasciato il 22 settembre, rimarrà in prigione a causa della convinzione del giudice distrettuale Vanessa Baraitser di poter "fuggire di nuovo" al momento del rilascio.