Xi arriva in Arabia Saudita e firma un accordo bilaterale del valore di 29,26 miliardi di dollari

Xi arriva in Arabia Saudita e firma un accordo bilaterale del valore di 29,26 miliardi di dollari

I nostri articoli saranno gratuiti per sempre. Il tuo contributo fa la differenza: preserva la libera informazione. L'ANTIDIPLOMATICO SEI ANCHE TU!

 

Prima di tutto bisognerebbe porsi una domanda: come mai gli Stati Uniti sono in ottimi rapporti con l’Arabia Saudita e in contrasto con l’Iran, mentre la Russia e la Cina sono in ottime relazioni sia con Riad che Teheran?

Quella di oggi è una giornata di svolta per il nuovo mondo multipolare che viaggia a marce forzate.

Così, il presidente cinese Xi Jinping è arrivato in Arabia Saudita oggi per una visita di tre giorni per rafforzare la cooperazione bilaterale firmando accordi del valore di 29,26 miliardi di dollari.

Il monarca del regno, re Salman, ha invitato il presidente cinese a "rafforzare i legami storici e la partnership strategica tra i due Paesi". Xi ha ricevuto un caloroso benvenuto quando il governo saudita si è coordinato con la sua forza aerea per far dipingere ai piloti i cieli di Riyadh con i colori della bandiera cinese al suo arrivo.

Il Ministero degli Affari Esteri cinese ha confermato che Xi parteciperà a tre vertici integrali; uno con delegati sauditi, uno con funzionari degli Stati arabi e il terzo con rappresentanti degli stati del CCG.

Questa visita arriva durante una crisi energetica globale causata dalle sanzioni occidentali contro la Russia per la sua operazione militare in Ucraina. Ha ostacolato il rapporto della nazione araba con Washington per la sua apparente neutralità nel conflitto.

Quest'anno, la Cina si è interessata a incorporare gli stati regionali nella sua ambiziosa iniziativa "Belt and Road".

La Belt and Road Initiative -Via della Seta è un'iniziativa economica guidata dalla Cina per collegare l'Asia, l'Africa e l'Europa attraverso reti terrestri e marittime, migliorare il commercio e promuovere la crescita.

Lunedì scorso, Algeria e Cina hanno firmato un accordo per la costruzione congiunta dell'iniziativa.

Cina e Algeria sono in buoni rapporti da quando hanno firmato un accordo simile nel 2014; quattro anni dopo, l'Algeria ha aderito al progetto cinese "One Belt, One Road" (OBOR), che cerca di rilanciare la Via della Seta ed espandere la sua influenza sul continente africano.

Il mese scorso, Doha e Pechino hanno firmato un accordo di 27 anni per l'acquisto di gas naturale liquefatto  (GNL) per un valore di 61 miliardi di dollari.

Il capo di QatarEnergy, Saad al-Kaabi, ha spiegato a suo tempo che l'accordo ha notevolmente migliorato le sue relazioni con la Cina, in quanto soddisferebbe il fabbisogno energetico di Pechino.

A ottobre, il ministro dell'Energia di Riyad ha rivelato che il suo paese e Pechino stavano lavorando per rafforzare la cooperazione energetica.

La cooperazione energetica tra i due stati ha agitato Washington, a causa della decisione dell'OPEC+ di tagliare la produzione di petrolio, lasciando gli Stati Uniti a lottare disperatamente per assicurarsi petrolio per conto dei suoi alleati europei.

 

La Redazione de l'AntiDiplomatico

La Redazione de l'AntiDiplomatico

L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa. Per ogni informazione, richiesta, consiglio e critica: info@lantidiplomatico.it

Il massacro in Georgia e la retorica (insopportabile) dei neoliberisti di Francesco Erspamer  Il massacro in Georgia e la retorica (insopportabile) dei neoliberisti

Il massacro in Georgia e la retorica (insopportabile) dei neoliberisti

Se Zelensky parla di pace... di Paolo Desogus Se Zelensky parla di pace...

Se Zelensky parla di pace...

A Caracas una nuova internazionale contro il fascismo di Geraldina Colotti A Caracas una nuova internazionale contro il fascismo

A Caracas una nuova internazionale contro il fascismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo di Leonardo Sinigaglia La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

La retorica "no border" e Salvini: due facce dello stesso imperialismo

Il gran finale di Repubblica su Hvaldimir, il beluga "spia di Putin" di Francesco Santoianni Il gran finale di Repubblica su Hvaldimir, il beluga "spia di Putin"

Il gran finale di Repubblica su Hvaldimir, il beluga "spia di Putin"

Le economie allo sbando. Come prima, più di prima di Giuseppe Giannini Le economie allo sbando. Come prima, più di prima

Le economie allo sbando. Come prima, più di prima

Germania est: l'inganno di chi mostra stupore e indignazione di Antonio Di Siena Germania est: l'inganno di chi mostra stupore e indignazione

Germania est: l'inganno di chi mostra stupore e indignazione

Le principali tappe del declino italiano  di Gilberto Trombetta Le principali tappe del declino italiano

Le principali tappe del declino italiano

APRIRE LE GABBIE ALLE TIGRI ANZICHÉ CAVALCARLE di Michelangelo Severgnini APRIRE LE GABBIE ALLE TIGRI ANZICHÉ CAVALCARLE

APRIRE LE GABBIE ALLE TIGRI ANZICHÉ CAVALCARLE

Storm Shadow su Mosca. E poi? di Giuseppe Masala Storm Shadow su Mosca. E poi?

Storm Shadow su Mosca. E poi?

Cisgiordania, l’altra “faccia” della Palestina di Paolo Arigotti Cisgiordania, l’altra “faccia” della Palestina

Cisgiordania, l’altra “faccia” della Palestina

La foglia di Fico di  Leo Essen La foglia di Fico

La foglia di Fico

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti