Dire NO a Draghi un atto di vitalità democratica

06 Febbraio 2021 15:00 Giorgio Cremaschi

Il coro stucchevole di una informazione tutta embedded sul carro di Draghi, accompagna il ridicolo teatrino di una classe politica che sgomita per salire su quel carro, o che comunque rispettosamente si inchina al suo passaggio.

Il grande Massimo Troisi diceva: ma se il problema erano i treni in orario non era meglio un bravo ferroviere che un dittatore?

Se il problema è prima di tutto la pandemia , E LO È , non era meglio un grande medico che un grande banchiere ?

Se Zingaretti davvero volesse non governare con la Lega gli basterebbe porre una pregiudiziale su migranti, tasse, sanità lombarda, antifascismo.

Invece il segretario del PD vuole fermamente un governo euro-atlantico, cosa su cui Salvini oggi è totalmente d’accordo.

Se Grillo volesse davvero il programma che ha annunciato sui post, a partire da quella tassa sui grandi ricchi che Conte e il M5S in Parlamento hanno già bocciato , andrebbe da Draghi a dire no grazie. E vedremo con quale determinazione si esprimeranno i mal di pancia di LeU, che ha già detto sì a Draghi, nel governare con Berlusconi e Salvini.

A loro volta Bagnai e gli ex sovranisti della Lega sono folgorati sulla via di Draghi, come il predicatore televisivo di fronte al padrone multinazionale nel profetico film Quinto Potere.

E l’unico no ( per ora) a Draghi in Parlamento, quello di Meloni, parla coi toni di un sì.

La verità è che, a forza di cercare un capo che comandi e di esaltare gli affari gli imprenditori ed il mercato, la democrazia malata italiana e la sua classe politica indecente si inchinano al padrone che tutto riassume: il capo dei banchieri. E non si illudano i vari leaderini che una volta installato al potere, Draghi distribuisca un poco di miliardi e poi ritorni nell’ombra.

Andando al governo oggi l’uomo dal profilo più alto d’Italia potrà guidare il paese un anno come Presidente del Consiglio e poi altri sette come Presidente della Repubblica. Esattamente otto anni, come l’incarico di capo della BCE. Con la differenza che il mandato della Banca Europea non è rinnovabile, quello della Repubblica sì.

Non siamo di fronte ad una crisi di governo, ma ad una crisi di sistema, che le classi dirigenti italiane, come sempre nella nostra storia, affrontano affidandosi ad un padrone. In modo che cambi tutto affinché non cambi davvero nulla. Tutti i governi sono politici e quelli tecnici fanno la politica migliore per i ricchi, i banchieri, i padroni.

Non partecipare ai battimani, non accodarsi al corteo fantozziano dei partiti che oggi si prostrano al direttore, sperando di poter continuare domani far finta di essere alternativi, dire NO a Draghi è oggi prima di tutto un atto di vitalità democratica.

Poi bisognerà finalmente costruire un’alternativa ai governi e al potere di Confindustria, banche, multinazionali. Ci vediamo in piazza.

Le più recenti da Dalla parte del lavoro

On Fire

"Bersagli legittimi". La Russia passa ufficialmente ad una nuova fase del conflitto

di Marinella Mondaini per l'AntiDiplomatico Adesso si fa sul serio, la Russia sta passando ad una nuova fase. A Mosca le indagini proseguono e poco fa le dichiarazioni del presidente Putin, del capo del...

F-16, "bersagli legittimi" e NATO. Cosa ha detto (veramente) Vladimir Putin

di Marinella Mondaini per l'AntiDiplomaticoIl presidente russo Vladimir Putin ha visitato il 344esimo Centro Statale Addestramento e Riqualificazione del personale dell'aviazione militare del Ministero...

Pepe Escobar - Il Collegamento Nuland - Budanov - Crocus

  di Pepe Escobar – Strategic Culture [Traduzione a cura di: Nora Hoppe]   Cominciamo con la possibile catena di eventi che potrebbe aver portato all'attacco terroristico sul Crocus....

Il "piano Draghi": ora sappiamo in cosa evolverà l'UE

di Giuseppe Masala per l'AntiDiplomatico Io credo che le prossime elezioni europee andrebbero inquadrate nel modo più corretto possibile. Provo a dare la mia interpretazione. 1 Si dà troppo...

Copyright L'Antiplomatico 2013 all rights reserved
L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa