80 bombardamenti in 24 ore. L'assordante silenzio dei media italiani sui raid contro la popolazione di Donetsk
Il silenzio dei giornalisti italiani.
L'Ucraina bombarda il Donbass in modo ancora più intenso e crudele, forse pure peggio del 2014 e 2015, ma i giornali italiani tacciono, non danno alcuna notizia nemmeno del bombardamento di ieri: 80 volte in 24 ore colpita la repubblica di Donezk, hanno sparato persino sul mercato, ci sono stati 5 civili uccisi, tra cui un bambino di 11 anni, 39 feriti, tra i quali altri bambini. Ha fatto una dichiarazione l'ONU, in cui esorta tutte le parti a "rispettare il Diritto Internazionale e a garantire la sicurezza della popolazione civile".
Suona come una beffa, per chi sa la verità.
In compenso la stampa italiana continua a scrivere del fake di Bucha. Ieri ha pubblicato un filmato, a cura di Gianluca di Feo: "realizzato da una coppia ucraina mostra la sopravvivenza sulla linea del fronte. L'abitazione della famiglia viene sorvolata dai colpi di cannone scambiati dai due eserciti. La donna ormai ha sviluppato la competenza della sopravvivenza: riconosce il suono dei proiettili russi dal 'fuoco amico' Non si conosce il luogo dove è stato girato, ma probabilmente si tratta di un villaggio del Donbass". Se è un villaggio del Donbass, non può essere "fuoco amico", gli ucraini uccidono e distruggono il Donbass da 8 anni, le famiglie lo sanno bene, pure i bambini conoscono il suono dei proiettili. E salutano con gioia adesso le risposte al fuoco delle milizie del Donbass, rimaste ferme senza reagire per tanti anni in nome del rispetto degli accordi di Minsk. Che pena l'informazione italiana, 8 anni di inganno.