Esercitazione congiunta USA-Israele per simulare attacco a centrali nucleari iraniane
Guerra in Libia, scatta l'ora dei "blogger trendy" (come mosche prima della pioggia)
Ritornano di moda i blogger trendly (liberismo, “diritti umani”, “migranti”, “rivoluzioni colorate”...) a promuovere la nuova guerra contro la Libia
Più o meno le stesse cose affermate da Del Grande sul suo blog: “Jabhat al Nusra (gode) di una maggiore popolarità tra i civili; (...) perché vanta una presenza sul territorio fatta di attività sociali e umanitarie. Nonché di tribunali islamici che hanno riportato ordine e sicurezza nelle zone che controllano.” A dire il vero, Gabriele del Grande, qualche dubbio sulle “attività umanitarie” dei tagliagole in Siria aveva provato – pur timidamente – ad esprimerle nel 2012, in un memorabile dibattito, prima di essere zittito da un’altra Star del giornalismo, Amedeo Ricucci. Non ne fece una questione e, nel 2014, fu osannato al Festival di Venezia per il suo film “Io sto con la sposa”, finanziato da con un davvero incredibile crowdfounding.
Ma questa è storia di ieri. Oggi parliamo di un’altra blogger trendly - Nancy Porsia - che, dopo aver tessuto le lodi del “Primo Ministro della Libia” (l’ineffabile Mohammad Fayez al-Serraj) arriva ad invocare l’intervento militare italiano in Libia, tanto: “i libici amano gli italiani (...) proprio perché sentono in qualche modo di avere ereditato parte della cultura del paese ex colonizzatore” , quello che si sente più volte ripetere in Libia rispetto al rapporto tra l’Italia e il paese nord – africano è come voi avete ucciso Mussolini in Piazza, noi abbiamo ucciso Gheddafi, quindi tra la gente non ci sono problemi di sorta ma grande intesa.”