Alessandro Orsini al direttore di Open: "Perché scrive falsamente che sono un propagandista del Cremlino quando lei è veramente un propagandista della Casa Bianca?"

Alessandro Orsini al direttore di Open: "Perché scrive falsamente che sono un propagandista del Cremlino quando lei è veramente un propagandista della Casa Bianca?"

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Rilanciamo due post pubblicati sulla pagina Facebook del professore Orsini, uno dei pochi intellettuali italiani ad aver mantenuto con fermezza la barra dritta in questi mesi di delirio propagandistico dei media filo Nato che hanno trascinato l'Italia ad un passo della belligeranza attiva contro la Federazione russa in uno scenario di possibile scontro nucleare nel nostro continente.

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LETTERA APERTA AL DIRETTORE DE LA STAMPA

Caro Massimo Giannini, direttore de La Stampa,

per fornire una misura precisa dello squallore morale e intellettuale dei media dominanti in Italia, ho condotto una ricerca sugli insulti che ricevo dai leader di partito e dai principali quotidiani trovando una regolarità.

La campagna di attacchi, insulti e intimidazioni contro di me conosce un’impennata in seguito a ogni esaltazione seguita da una delusione, quando si pone il problema di scaricare la frustrazione per l'aspettativa delusa.
 
La campagna di demonizzazione contro il professor Orsini funziona così, in tre fasi principali.

È in corso la rivolta di Prigozhin (fase 1); che crea l’attesa della caduta di Putin con conseguente clima euforico (fase 2); Putin vince su Prigozhin e l’entusiasmo si trasforma in rabbia (fase 3).

In un sistema politico-mediatico di svitati, di chi è la colpa?

Di Alessandro Orsini.

L'analisi doverosa del fallimento delle politiche occidentali in Ucraina - ricordo che l'Ucraina è un Paese sventrato - viene sostituita dagli insulti contro Alessandro Orsini.

Ha inizio così lo scatenamento dell’odio e della rabbia del sistema politico e mediatico contro di me.

Renzi e Boschi giurano di frugare nelle mie tasche per vendicarsi - cioè per vendicare che Prigozhin abbia preso un sacco di schiaffi da Putin - mentre Repubblica, Open, la Stampa, il Corriere della Sera diventano un mulinello di insulti, sorretto da certi leader di partito e una pletora di figure minori.

Caro Massimo Giannini, la domanda che vorrei rivolgerle è: ma state bene?

Riuscite a capire che non è colpa mia se la Russia è una superpotenza che sta sfondando l’Ucraina?

Riuscite a capire che non è colpa mia se il blocco occidentale ha spinto il Paese più debole del mondo tra le braccia di una superpotenza nucleare?

Riuscite a capire che non è colpa mia se il Pil della Russia cresce nonostante le sanzioni?

Riuscite a capire che non è colpa mia se la Russia domina i cieli mentre gli ucraini non dominano nemmeno i piccioni?

Riuscite a capire che state dando vita a uno spettacolo indecoroso in cui non c’è rispetto né per la scienza, né per le persone?

P.s.
In risposta all’insulto che ricevo oggi dalla Stampa.

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LETTERA APERTA AL DIRETTORE DI OPEN

Caro Direttore di "Open", lei ha un gran faccia tosta. Perché scrive falsamente che sono un propagandista del Cremlino quando lei è veramente un propagandista della Casa Bianca? Gli articoli fintamente oggettivi di Open, che invece sono ripetizioni pappagallesche della propaganda della Casa Bianca o del governo di Kiev, sono moltissimi. Quindi la smetta di insolentirmi e si guardi allo specchio. Nel frattempo, ricordo a tutti la credibilità del suo quotidiano con la foto qui sotto.

Se Open ha diffuso tutta questa propaganda di Zelensky, come dimostra quest'articolo su Bakhmut, perché dovrebbe dire qualcosa di vero sul mio conto?
Infatti, su di me, avete detto sempre e soltanto menzogne.

Se le riesce, faccia il suo lavoro seriamente.

Grazie.





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