Argentina: casse con materiale nazista trovate nell'archivio della Corte Suprema
La scoperta che riaccende i riflettori sui legami tra Sud America e Terzo Reich
Durante i lavori per la creazione del futuro Museo della Corte Suprema argentina - come riporta il quotidiano Pagina|12 - sono emerse dal sottosuolo del Palazzo dei Tribunali di Buenos Aires diverse casse contenenti documenti legati al regime nazista, arrivati in Argentina nel 1941. Il materiale, inviato dall’ambasciata tedesca a Tokyo tramite la nave giapponese Nan-a-Maru, includeva propaganda di Hitler, fotografie, cartoline e registri del Partito Nazionalsocialista, camuffati come "effetti personali".
L’allora cancelliere Enrique Ruiz Guinazu intervenne dopo il sequestro doganale e, nonostante i tentativi dell’ambasciata tedesca di recuperare il carico, il giudice federale Miguel Jantus ne dispose la confisca. I documenti furono trasferiti alla Corte Suprema, dove sono stati dimenticati per 83 anni.
Il presidente della Corte, Horacio Rosatti, ha aperto ufficialmente le casse alla presenza di esperti, tra cui il Gran Rabbino dell’AMIA Eliahu Hamra e il direttore del Museo dell’Olocausto di Buenos Aires, Jonathan Karszenbaum. Si valuterà se i materiali contengano informazioni inedite sull’Olocausto o sulle reti di finanziamento del nazismo.
Un accordo tra la Corte, l’Associazione degli Avvocati Ebrei Argentini e la Fondazione Memoria dell’Olocausto permetterà di catalogare e preservare i documenti, gettando nuova luce sui legami storici tra il Sud America e il Terzo Reich.