Brasile, Bolsonaro rompe il silenzio: "Continuerò a rispettare la Costituzione"

1250
Brasile, Bolsonaro rompe il silenzio: "Continuerò a rispettare la Costituzione"

Il presidente uscente del Brasile, Jair Bolsonaro, ha rotto il silenzio in cui si era chiuso dopo la sconfitta subita al ballottaggio la scorsa domenica contro Lula e in un breve discorso di appena due minuti ha affermato di volersi attenere a quanto prevede la Costituzione brasiliana. 

Bolsonaro non ha mai citato Lula e non ha ancora ammesso pubblicamente la sconfitta alle elezioni. 

Queste le sue parole: 

«Voglio iniziare ringraziando i 58 milioni di brasiliani che mi hanno votato il 30 ottobre.

Le attuali [proteste] sono il frutto dell'indignazione e del senso di ingiustizia per come si è svolto il processo elettorale. Le manifestazioni pacifiche saranno sempre benvenute, ma i nostri metodi non possono essere quelli della sinistra, che hanno sempre danneggiato la popolazione... come l'invasione delle proprietà, la distruzione del patrimonio e la limitazione del diritto di mobilità. La destra è veramente emersa nel nostro Paese. La nostra solida rappresentanza al Congresso dimostra la forza dei nostri valori. Dio, patria, famiglia e libertà.

Abbiamo formato molti leader in tutto il Brasile. Il nostro sogno è più vivo che mai. Siamo per l'ordine e il progresso. Anche di fronte all'intero sistema, abbiamo superato una pandemia e le conseguenze di una guerra.

Sono sempre stato etichettato come antidemocratico e, contrariamente a chi mi accusa, mi sono sempre mosso nell'ambito della Costituzione. Non ho mai parlato di controllare o censurare i media e le reti sociali.

Continuerò a rispettare tutti i comandamenti della nostra Costituzione. È un onore essere il leader di milioni di brasiliani che, come me, difendono la libertà economica, la libertà religiosa, la libertà di opinione, l'onestà e i colori verde e oro della nostra bandiera».

Dopo il breve discorso di Bolsonaro, il ministro della Presidenza, Ciro Nogueira, è intervenuto affermando che il presidente lo aveva autorizzato ad avviare il processo di transizione del governo. 

Intanto però il perdurante silenzio di Bolsonaro ha contribuito ad alimentare le proteste dei suoi sostenitori. Tra questi anche i camionisti che hanno bloccato le strade del Paese in segno di protesta per la vittoria di Lula e nella speranza che Bolsonaro impugnasse i risultati.

Le associazioni di polizia hanno dichiarato che il prolungato silenzio di Bolsonaro sulla sua sconfitta elettorale ha reso difficile la pacificazione del Paese e ha contribuito al blocco dei camionisti.

In un comunicato, la Federazione Nazionale della Polizia Stradale Federale del Brasile e i sindacati collegati hanno difeso il rispetto del risultato delle elezioni che hanno dato la vittoria a Lula.

 

 
 

La Redazione de l'AntiDiplomatico

La Redazione de l'AntiDiplomatico

L'AntiDiplomatico è una testata registrata in data 08/09/2015 presso il Tribunale civile di Roma al n° 162/2015 del registro di stampa. Per ogni informazione, richiesta, consiglio e critica: info@lantidiplomatico.it

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale" di Fabio Massimo Paernti La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale"

La mini NATO del Pacifico e la "prossima grande crisi internazionale"

"I nuovi mostri" - Pino Arlacchi "I nuovi mostri" - Pino Arlacchi

"I nuovi mostri" - Pino Arlacchi

Trump e il "corollario Monroe" Trump e il "corollario Monroe"

Trump e il "corollario Monroe"

Loretta Napoleoni - Perché falliscono i negoziati per l'Ucraina di Loretta Napoleoni Loretta Napoleoni - Perché falliscono i negoziati per l'Ucraina

Loretta Napoleoni - Perché falliscono i negoziati per l'Ucraina

I 5 punti della Sicurezza Economica degli USA di Giuseppe Masala I 5 punti della Sicurezza Economica degli USA

I 5 punti della Sicurezza Economica degli USA

“Ho fatto tardi perché mio cugino è stato ucciso dagli israeliani” di Michelangelo Severgnini “Ho fatto tardi perché mio cugino è stato ucciso dagli israeliani”

“Ho fatto tardi perché mio cugino è stato ucciso dagli israeliani”

Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra... di Francesco Santoianni Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra...

Fubini che prova a convincerci che l'Ucraina sta vincendo la guerra...

Chi parla a nome di Cavallo Pazzo? di Raffaella Milandri Chi parla a nome di Cavallo Pazzo?

Chi parla a nome di Cavallo Pazzo?

Halloween e il fascismo di Francesco Erspamer  Halloween e il fascismo

Halloween e il fascismo

Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo di Alessandro Mariani Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo

Le Kessler, l’astensionismo e i cuochi di bordo

La rimozione dell'esistente di Giuseppe Giannini La rimozione dell'esistente

La rimozione dell'esistente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

La realtà è diversa dalle notizie false di Michele Blanco La realtà è diversa dalle notizie false

La realtà è diversa dalle notizie false

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Il PD e lo stato di Israele di Giorgio Cremaschi Il PD e lo stato di Israele

Il PD e lo stato di Israele

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti