Carlo Rovelli: "Uccidere 30 mila palestinesi va bene. Ma uccidere un occidentale è insopportabile"

10269
Carlo Rovelli: "Uccidere 30 mila palestinesi va bene. Ma uccidere un occidentale è insopportabile"


A proposito dell'ondata emotiva sulla morte degli operatori umanitari a Gaza, su Haaretz, scrive Gideon Levy:

L’esercito si è comportato proprio come ci si aspettava che si comportasse. Questo è esattamente ciò che gli viene richiesto. L’ipocrita coro internazionale che si è alzato in questa occasione, dopo l’uccisione di sette operatori umanitari della World Central Kitchen, sta facendo un’ingiustizia alle Forze di Difesa Israeliane e un’ingiustizia ancora più grave a migliaia di altre vittime. Qual è la differenza tra un giorno e l’altro? Qual è la differenza tra una persona che viene uccisa e l’altra? Cosa è cambiato lunedì sera con l’attacco ai sette operatori umanitari?

Anche le promesse di Israele di un’indagine approfondita sono del tutto ridicole: cosa c’è da indagare – chi ha dato l’ordine? Che differenza fa chi ha dato quell’ordine? Non ci sono stati innumerevoli ordini simili durante la guerra? Decine di migliaia di ordini di aprire il fuoco per uccidere giornalisti, équipe mediche, persone che agitavano bandiere bianche, uomini sradicati che nulla hanno, e soprattutto donne e bambini.

In un post sulla sua pagina Facebook, il fisico italiano Carlo Rovelli risponde alla perfezione a queste domande, sintetizzando come meglio non si può il colonialismo semantico che accompagna la narrazione dominante in occidente. Il sangue dei palestinesi, di "subumani" per utilizzare un'espressione coniata dal compianto Andre Vltchek, vale meno.

L'esercito israeliano uccide sei uomini provenienti da nazioni ricche. I leader mondiali sono inorriditi, indignati, scioccati. Dicono a Israele che è inaccettabile e che deve fermarsi immediatamente: uccidere 30.000 palestinesi, donne, bambini, persone innocenti va bene, ma uccidere un occidentale è insopportabile.  Gli esseri umani non sono uguali. Sei uomini ricchi valgono molto di più di 30.000 poveri innocenti. Questo è il mondo morale in cui viviamo.


Scrive Gideon Levy: 

L’esercito si è comportato proprio come ci si aspettava che si comportasse. Questo è esattamente ciò che gli viene richiesto. L’ipocrita coro internazionale che si è alzato in questa occasione, dopo l’uccisione di sette operatori umanitari della World Central Kitchen, sta facendo un’ingiustizia alle Forze di Difesa Israeliane e un’ingiustizia ancora più grave a migliaia di altre vittime. Qual è la differenza tra un giorno e l’altro? Qual è la differenza tra una persona che viene uccisa e l’altra? Cosa è cambiato lunedì sera con l’attacco ai sette operatori umanitari?

Anche le promesse di Israele di un’indagine approfondita sono del tutto ridicole: cosa c’è da indagare – chi ha dato l’ordine? Che differenza fa chi ha dato quell’ordine? Non ci sono stati innumerevoli ordini simili durante la guerra? Decine di migliaia di ordini di aprire il fuoco per uccidere giornalisti, équipe mediche, persone che agitavano bandiere bianche, uomini sradicati che nulla hanno, e soprattutto donne e bambini.

ATTENZIONE!

Abbiamo poco tempo per reagire alla dittatura degli algoritmi.
La censura imposta a l'AntiDiplomatico lede un tuo diritto fondamentale.
Rivendica una vera informazione pluralista.
Partecipa alla nostra Lunga Marcia.

oppure effettua una donazione

Un passo indietro di un secolo di Loretta Napoleoni Un passo indietro di un secolo

Un passo indietro di un secolo

Il video di Ocalan: la traduzione completa delle sue parole di Michelangelo Severgnini Il video di Ocalan: la traduzione completa delle sue parole

Il video di Ocalan: la traduzione completa delle sue parole

L'Ue cala il jolly delle "armi chimiche" di Francesco Santoianni L'Ue cala il jolly delle "armi chimiche"

L'Ue cala il jolly delle "armi chimiche"

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione di Raffaella Milandri Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

Trump 2025: Nativi Americani e Immigrati sotto Pressione

Le due Italie: chi perde (e chi vince) dai dazi di Trump di Francesco Erspamer  Le due Italie: chi perde (e chi vince) dai dazi di Trump

Le due Italie: chi perde (e chi vince) dai dazi di Trump

Cara Giorgia, ma quale dialogo? di Paolo Desogus Cara Giorgia, ma quale dialogo?

Cara Giorgia, ma quale dialogo?

Marx e l'ecologia Marx e l'ecologia

Marx e l'ecologia

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea? di Gao Jian La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

La Gran Bretagna tornerà nell'Unione Europea?

Resistenza e Sobrietà di Alessandro Mariani Resistenza e Sobrietà

Resistenza e Sobrietà

La scuola sulla pelle dei precari di Marco Bonsanto La scuola sulla pelle dei precari

La scuola sulla pelle dei precari

La cena per l'Ucraina: il vertice della spartizione di Giuseppe Giannini La cena per l'Ucraina: il vertice della spartizione

La cena per l'Ucraina: il vertice della spartizione

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente di Gilberto Trombetta Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Vincolo esterno: la condizione necessaria ma non sufficiente

Una tassa giusta per i miliardari di Michele Blanco Una tassa giusta per i miliardari

Una tassa giusta per i miliardari

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino di Paolo Pioppi Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

Lavrov e le proposte di tregua del regime ucraino

O si e' contro la Nato o si e' sua complice di Giorgio Cremaschi O si e' contro la Nato o si e' sua complice

O si e' contro la Nato o si e' sua complice

Registrati alla nostra newsletter

Iscriviti alla newsletter per ricevere tutti i nostri aggiornamenti