Ciak, si rigira! Russia, Iran? No, è la Cina che paga i talebani per uccidere i suoi soldati USA

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Cambio nella sceneggiatura. In questo film dell'assurdo, della propaganda, da far impallidire quella della guerra fredda, questa volta, il protagonista non è l'Iran, nemmeno la Russia. È la Cina.

La scorsa estate il mainsteam aveva fatto una figura barbina sulle presunte "taglie" pagate dalla Russia ai talebani in Afghanistan per eliminare i soldati statunitensi.

Queste taglie sarebbero state pagate, tra l'altro, in un periodo in cui erano in corso trattative tra Washington e il gruppo armato.

Il protagonista è cambiato, è Pechino, ma non la forma del rilancio della fake news.

Infatti, la notizia è stata riportata da Axios e poi rilanciata dal gran baraccone mediatico, citando come nella migliore delle tradizioni, fonti anonime. 

Ad agosto, toccò all'Iran essere il pagatore delle taglie. L'eco mediatica fu scarsa e non se ne fece nulla. Si doveva mostrare Trump morbido che non poteva reagire con migliaia di bombe contro l'Iran, sconsigliato dai suoi collaboratori. Sarebbe stato un film di scarso successo con finale scontato.

Lo scorso settembre il generale Frank McKenzie, comandante delle truppe statunitensi in Afghanistan spiegò perché le voci su Mosca non erano attendibili: "Semplicemente non è stato dimostrato con un livello di certezza che mi soddisfi".

Questa volta però pare che le intenzioni siano "serie". Queste rivelazioni arrivano con al promessa che saranno declassificate tutte le informazioni per sostenere le accuse contro la Cina.

Magari, forse avverrà un miracolo: l'opinione pubblica potrà giudicare da sola,senza filtri e, soprattutto, non dovrà fare affidamento alle fonti anonime dell'intelligence e dei giornalisti e inviati di guerra che, altro non fanno, pubblicare le veline della CIA.

Questo probabilmente è un film di fantascienza che non vedrete nel 2021 neanche nei prossimi anni.

La Redazione de l'AntiDiplomatico

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