Cina, acqua di Fukushima: Se buona, perché non la inviano negli USA?
Gli Stati Uniti dovrebbero accettare di ricevere acqua radioattiva dalla centrale nucleare giapponese di Fukushima se credono veramente che sia abbastanza sicura da essere scaricata in mare, ha suggerito la portavoce del ministero degli Esteri cinese Hua Chunying.
In due tweet pubblicati oggi, la portavoce ha ribadito l'opposizione del suo paese ai piani di scarico di oltre un milione di tonnellate di acqua contaminata annunciati da Tokyo questa settimana.
"Il Giappone e gli Stati Uniti affermano che le acque reflue nucleari trattate dalla centrale di Fukushima soddisfano gli standard di sicurezza internazionali ed è persino potabile. Allora perché non se la tengono l'acqua? O meglio, la inviano negli Stati Uniti?" ricordando come i rifiuti potrebbero contaminare l'acqua potabile e influire sulla salute umana.
#Japan and the #US claim that the treated nuclear waster water from the #Fukushima nuclear power plant is in accordance with international safety standards and even drinkable, then why don't they keep the water for themselves? or maybe ship it to the US? pic.twitter.com/qsSwJbufjF
— Hua Chunying ??? (@SpokespersonCHN) April 14, 2021
Nell'altro tweet, la portavoce ha chiesto una valutazione internazionale della sicurezza di queste acque reflue prima che qualcuno le consumi.
Il governo giapponese ha annunciato lunedì scorso i suoi piani per scaricare in mare più di un milione di tonnellate di acqua contaminata che si sono accumulate nei serbatoi dopo il terremoto e lo tsunami del marzo 2011 che hanno gravemente danneggiato la centrale nucleare di Fukushima.
I lavori dovrebbero iniziare entro due anni, mentre l'intero processo richiederebbe decenni, secondo le proiezioni.
Il piano ha suscitato polemiche nella comunità internazionale, con critiche da paesi vicini, gruppi ambientalisti e comunità di pescatori locali.
Il ministero degli Esteri cinese ha definito la decisione "altamente irresponsabile" e "inaccettabile" perché presa unilateralmente "prima di esaurire tutte le vie sicure" per lo smaltimento dei rifiuti e "senza consultarsi pienamente con i paesi vicini e con la comunità internazionale".
Da parte sua, il Dipartimento di Stato americano ha sostenuto che il Giappone "ha soppesato le opzioni e gli effetti, è stato trasparente sulla sua decisione e sembra aver adottato un approccio conforme agli standard di sicurezza nucleare accettati a livello globale ".